domenica 12 ottobre 2008

un amore diverso


Un amore diverso



Il pulmann sta viaggiando ininterrottamente lungo l’autostrada, nonostante ci sia molto traffico, dal cielo iniziano a cadere le prime gocce di quello che sembri prospettarsi un temporale.

All’interno si respira un’atmosfera molto tranquilla, una ragazza fissa ininterrottamente il paesaggio circostante che cambia continuamente. Il pulmann è diretto in Sicilia, è partito dalla provincia di Rieti, la ragazza adesso smette di guardare il paesaggio distratta dal suono del suo cellulare, le labbra si piegano a formare un sorriso, alza lo sportellino e inizia a rispondere. “pronto” “pronto non dirmi che ti sei dimenticata chi sono” “sono Filippo, come fai ancora ha non ricordartene, abbiamo anche frequentato le scuole medie insieme” “ah….Filippo…” “scusa se non ti ho risposto subito” “il fatto è che non mi aspettavo una tua telefonata!! Dimmi volevi qualcosa?” “sinceramente no” “Ho saputo che stai andando in Sicilia. Il viaggio come sta andando? Hai avuto degli imprevisti?” “No, per il momento no il viaggio procede speditamente.” “senti ti devo lasciare che il pulmann sta entrando in galleria, e il telefono perde la linea, anzi la sta già perdendo ci sentiamo quando arrivo!! ti telefono io Filippo non preoccuparti!!” “Ciao Filippo” “ Ciao Maryanna”. Detto questo chiude il telefonino, nel momento stesso in cui il pulmann sta entrando nella galleria, Maryanna ha tatuato sulla spalla sinistra il volto di Ernesto Chè Guevara, l’eroe della rivoluzione cubana oltre a Fidel Castro. La mente di Maryanna è affollata di mille pensieri, ai quali non riesce a dare un ordine logico, per Maryanna il fatto di ritornare in Sicilia per lei non è un trauma, oltre al fatto che a Messina ha una nonna alla quale, lei è molto legata, oltre che da un affetto smisurato, con lei riesce a parlare sciolta di certi argomenti che con i suoi genitori non avrebbe mai potuto parlarne e affrontarli. Parliamo un po’ di questa nonna che con la sua età 70 anni, riesce sempre a dispensare consigli e considerazioni sulle quali Maryanna non riuscirebbe ha farne a meno. Questa anziana signora, si chiama Elisa de Marchi, Manuel de la Vega insieme a Maryanna sono seduti in mezzo a un campo di grano, intorno a loro non si ode nient’altro che il gracidare delle cicale. Entrambi coricati l’uno sull’altro osservano un cielo plumbeo che non avrebbero mai rivisto. Si alza all’improvviso un vento leggero che scompiglia i capelli di Maryanna, potrebbe sembrare uno di quei paesaggi dipinti da Vincent Van Gogh, il cielo si comincia a popolare di corvi che col loro gracchiare interrompono il silenzio che avvolgeva il campo di grano. Arrivata a Messina e precisamente alla stazione dei pulman, inizia a scendere i bagagli, all’ arrivo ci sono il fratello Aldo e lo zio Amilcare. Decidono di prendere un taxi diretti alla casa sita in via E. de Amicis., l’entrata era meno appariscente di quanto si poteva immaginare, vicino alla porta d’ingresso c’era un’ albero di camelie fiorito, Maryanna non se l’era mai immaginata in questo senso, anche se non ne è stupita. D’altronde conosce benissimo come sono fatti lo zio Aldo e la zia Felicia, per esempio per quanto riguarda la zia Felicia va matta per i dolci alla frutta specialmente se contengono ananas e fragole. Invece per lo zio Aldo invece è il contrario di Felicia, gli piace passeggiare col suo bastone, mentre al contempo si fuma il suo bel sigaro, vizio dal quale non ha mai smesso. E’ un uomo robusto, ha soli 70 anni anche se alla vista ne potrebbe avere di meno, egli come persona è abbastanza socievole, solo a volte un po’ burbero, ma in compenso un bonaccione. Maryanna dalla sua finestra al piano di sopra osserva l’albero di camelie scosso da una brezza, la quale fa cadere dei petali, nel suo diario da viaggio annota quello che gli è accaduto in questo momento, anche se non ci sono fatti abbastanza rilevanti. Ma cosa fa in questo momento Manuel de la Vega egli è un ragazzo abbastanza estroverso, il quale non è affatto un difetto. A Manuel è capitato un fatto alquanto strano se si potesse classificare cosi, un giorno passeggia lungo il corso di una piazza, tranquillo come sempre ad un certo punto si gira a destra e vede due ragazze le quali parlano come se niente fosse Manuel le inizia a salutare e loro senza rispondergli si alzano e se ne vanno. In questo momento Manuel gli viene quasi da sorridere, infatti, nella sua mente egli gia pensa, che quelle due ragazze non siano tanto intelligenti anche se loro cercano di atteggiarsi.Intanto Maryanna esce di casa, e si dirige sulla spiaggia sedendosi sul muretto a osservare il sole che ad occhio nudo si nasconde dentro il mare. La mente di Maryanna è piena di pensieri, i quali viaggiano in un’ ordine casuale, Manuel in quel momento passeggia vicino al muretto proprio dove si trova Maryanna, anche se lei non se ne accorge, egli si avvicina e da dietro gli mette una rosa nei capelli castano, lei gira la testa e gli sorride, “ciao sono Manuel” a Maryanna la quale lo guarda senza neanche accorgesene gli scappa un sorriso e non si allontana neanche quando lui si avvicina. “io invece sono Maryanna, sei tu che mi hai messo la rosa tra i capelli?” “si. La rosa è un gesto, oltre che un fiore che si addice alla tua bellezza!!” Maryanna scende dal muretto e guarda Manuel occhi negli occhi, in quel momento il cuore di Manuel comincia ad andare in aritmia, a pompare molto più sangue non aveva mai provato quella sensazione. E’ come se il corso naturale del tempo e degli eventi si fosse fermato, a parte loro due sembra che intorno a loro due non ci sia proprio nessuno che può rovinare quel momento, Manuel estrae dalla tasca del giaccone un foglio con su scritta una poesia la quale non ha un titolo vero proprio:



Seduta su una panchina

di prima mattina

a osservare la bellezza

senza avere tristezza.



Sei sempre più sola

come l’aurora

nel cielo stellato

dal firmamento incontrastato.



Tu sei come un fiume

che scorre senza posa

più di una rosa

che al mattino non riposa.



La tua pelle è delicata

come fosse vellutata

il tuo viso è un’ essenza

che non nasce dalla scienza.



I tuoi occhi san guardare

più in là del cielo e del mare

dove altri hanno fallito

non scoprendo l’infinito.



Manuel de La Vega



A Maryanna dopo averla letta le guance gli cominciano a colorare di un color porpora, non sa davvero cosa dire, dopo aver letto quella poesia, la quale è stata scritta con parole semplici, le quali sono scaturite dal cuore di Manuel. “Manuel in tutta verità non davvero cosa dire, questa poesia ha qualcosa di magico, poi le parole che hai usato mi hanno colpito al cuore.” Il viso di Maryanna si colora di una nuova luce, gli occhi le brillano come non le brillavano da molto tempo, Manuel ha saputo esprimere quello che davvero provava senza essere troppo timido e né tanto figo. “Manuel!!” “dimmi” “ti assicuro che da questa poesia non mi separerò neanche per un giorno.” Detto questo Maryanna si avvicina a Manuel e lo bacia con una tenerezza che non le apparteneva, inizia ad assaporare quel profumo di lavanda misto alla cannella, e si dirige verso la spiaggia e mentre si avvicinano alla riva il sole ha completato il suo tramonto. I due si rincorrono l’ un l’ altro come se si conoscessero da sempre, ad un certo punto Manuel fa cadere senza che si faccia nulla Maryanna, lui si mette sopra a lei, e inizia a baciarla con un trasporto che non credeva di possedere. “ti amo Maryanna” “vorrei averti conosciuta prima” “non dire niente che possa disturbare questo momento” si rialzano e camminando mano per mano soltanto con la notte inoltrata si allontanano dalla spiaggia. Il giorno dopo sembra un girono uguale agli altri, un taxi di prima mattina corre per le strade di Messina e senza elevata velocita, all’ interno di questo taxi c’è una signorina distinta, che agli occhi delle persone può passare come figlia dell’alta borghesia, anche se poi non è così. Lei si chiama Elena Costantine e suona l’arpa divinamente come nessun’ altra, ma la domanda da porsi in questo momento è cosa ci farà mai una signorina di questo spessore a Messina? Essa ha un fisico da non discuterne affatto, i capelli color rosso ambra, la carnagione chiara, le dita molto curate anche se non si è ha mai tolta il vizio di fumare per l’esattezza Chusterfield blue, anche se lei fuma occasionalmente col bocchino d’oro. Maryanna sta seduta su una panchina nell’ attesa di aspettare Manuel, non si era mai sentita così, neanche lei riesce lo stato d’ animo che la percuote. Da un lato è felice di quello che sta vivendo, ma dall’ altro ha paura che questa meravigliosa esperienza o storia si possa infrangere come un vaso lasciato cadere va a pezzi. “oddio cosa sto pensando!!!” “non dovrei fare nemmeno dei discorsi del genere” “e poi non succederà nulla di allarmante” in fondo provare dei sentimenti non è qualcosa di grave, è sentire il cuore che batte più forte senza che tu riesca a controllarlo, e in effetti è proprio vero, è come fare un lungo viaggio alla scoperta di una nuova che forse a tua insaputa la stai gia vivendo. Tutto questo Maryanna lo sta vivendo ma inconsciamente, Manuel vuole dare un senso alla sua vita, ha scritto dentro un mazzo di rose rosse di quanto ama Maryanna, quale occasione migliore se non una cena a lume di candela.

Lo scenario a qualcosa di pittoresco, un ristorante che si affaccia sul mare, Maryanna ha un vestito lungo color avorio, un braccialetto verde che si abbinano con gli orecchini. Manuel ha deciso di prenotare un tavolo che si affacci proprio sul mare al tramonto, gia Maryanna quando vede quel tramonto rimane davvero senza parole, forse erano proprio questi dettagli che gli mancavano. “Manuel sono senza fiato” “ e questo è solo l’ inizio, vedrai dopo” “non ti sapevo cosi pieno di peculiarità, mi sorprendi sempre di più, lo sai vero?” Detto questo si siedono uno di fronte all’ altro, sguardi che si lanciano l’un l’altro, in fondo per loro due tutto il via vai che c’è nel ristorante sembra che non esisti.

E’ come se in fondo loro vivessero dentro uno scrigno dal quale è molto difficile espugnare.

Maryanna sente che questo ragazzo ha buone intenzioni, che non la tradirebbe mai, con un’ altra ragazza e questo è il sogno che desiderano tutte le adolescenti. Ma sarà proprio vero? Chi lo sa’? Manuel il quale possiede una bella moto decide di portare Maryanna ha fare un giro sulla sua Yamaha 120, tutta nuova di zecca al circuito di formula uno. Lei in sella, dietro a lui due cuori che battono in uno solo, lo stesso tempo senza che ci sia una variazione di troppo, lei gli si stringe ancora di più sia per non perdere l’ equilibrio ma anche per protezione. Come un fiore il quale ha bisogno di tutta la cura possibile perché possa sbocciare nel migliore dei modi, anche Maryanna ne ha lo stesso bisogno. Il rombo del motore della Yamaha comincia a rallentare segno che Manuel e Maryanna se ne devono andare.Intorno a loro il cielo ha assunto un colore brunastro e si avviano in citta’ , “Manuel non mi sono divertita in vita mia” “è stato stupendo, fantastico allo stato puro” tra di loro sfugge un bacio innocente anche se Maryanna non si ritrae, “Mary dai che dobbiamo proprio andare non vorrei far preoccupare i tuoi !!”.

Se nella vita è davvero possibile che i giorni non finiscano mai, è proprio vero, non esiste niente di sovrannaturale, se ci dovesse essere il sovrannaturale tutti noi saremmo prede di un marionettista che muove le sue marionette (persone), a suo piacimento senza che ci si possa ribellare, Maryanna invita Manuel al parco la sera perché ci sarà una tragedia dal titolo Agamennone, intanto prima di andare al parco passa prima in pizzeria prima di andare alla tragedia. All’ arrivo al parco Maryanna le si lancia con tutto il peso in corpo, con tutta quella contentezza la quale è molto difficile cacciar via “sono felicissima Manuel.” “non ci credo. Lo dici cosi.” “invece no, non fatto altro che pensarti, e ti ho portato anche questa” e prende dalla tasca della giacca un foglio contenente una poesia:



Il buio è sempre più scuro

senza che ci sia futuro

ma c’è una luce

che brilla più del lume.



Vedo due occhi

che non sono distorti

guardo il tuo viso

che è il paradiso.



Sei come una rosa

più di una sposa

il cuore che batte

ancora pulsante.



La voce che hai

ha un suono profondo

non è come il ghiaccio

ha molto coraggio.



Manuel de La Vega





Maryanna la legge come al suo solito tutta d’un fiato, a un’ altro po’ gli mancava pure di respirare, lo bacia con una tale forza, che non gli importa neanche del luogo dove si trova e della gente che li guarda.

Manuel sembra davvero una persona come non c’è ne sono al mondo, per quanto riguarda i gusti musicali di Manuel, gli piace soprattutto la musica inglese, anche se non sdegna quella italiana l’artista da lui più amata è Mia Martini, anche se è scomparsa nel 1995, a causa di un infarto, ma a lui gli piace quella voce roca e al tempo stesso fragile com’ èra anche la personalità stessa di Mimì.

La canzone che più gli piace è “Gli uomini non cambiano” oltre ad “ Almeno tu nell’universo”, a Maryanna invece piace Vasco Rossi, Francesco de Gregori, ma il cantante che più ammira è Lucio Battisti.

A questo punto il finale che più si addice è un bel tramonto con lo scenario di un ponte sul quale stanno camminando i nostri due protagonisti, stretti l’un l’altro perché fa molto freddo. Il sole sta finendo il suo tramonto con l’ acqua del fiume che scorre silenziosa senza far rumore. “sai una cosa Maryanna stavo pensando a noi due” “in che senso a noi due?” “nel senso che vorrei dimenticare tutto il resto” “anche se la cosa che mi dà fastidio, quello che non sò è il nostro futuro.” “perché stai dicendo questo?” “e poi non sarai mai solo ci sarò al tuo fianco” “hai ragione non dovrei preoccuparmi di questo” “brrrr che freddo ho le mani congelate” “lascia che te le scaldi allora” detto questo Maryanna le si avvicina. Rimangono immobili mentre il mondo scorre come al suo solito, ma anche loro. Sta per iniziare una nuova vita per loro, d’ora in poi.