mercoledì 3 dicembre 2008

gomorra


Gomorra: un libro- inciesta In qualunque modo la si chiama: Sacra Corona Unita, Cosa Nostra, Camorra, ‘ndrangheta, la parola che riunisce tutte queste organizzazioni criminali è, e non si discute su questo è Mafia. Le regioni a cui appartengono queste organizzazioni criminali sono: Puglia, Sicilia, Calabria e per finire Campania, ogni anno la regione che ha il maggior numero di morti lasciati per le strade è senz’ombra di dubbio la Camorra, quindi la Campania, questo lo si deve al clan dei Casalesi comandati da Francesco Schiavone detto “Sandokan” per la spietata ferocia. Ma le altre regioni non sono da meno per quanto riguarda il numero di morti lasciati ogni anno, ma la figura del mafioso sia come aspetto che come atteggiamento è molto cambiata, una volta lo si vedeva con la coppola, la lupara che teneva in mano e i lunghi baffi, dapprima il loro comportamento creava molto rumore, basti ricordare con quanta ferocia i corleonesi di Totò Riina si sono fatti avanti nella conquista di Palermo per affermare la loro egemonia rispetto ai loro rivali, dove il più delle volte li uccidevano senza pensarci due volte. In questi giorni non si è fatto che parlare del libro- inchiesta di Roberto Saviano “Gomorra” il quale dopo aver scritto questo libro è stato messo sotto scorta, a causa dei i contenuti del libro che non raccontano altro se non di cosa si occupa la Camorra, degli intrecci con la politica, del numero di morti che la città di Napoli si porta appresso da molto tempo, del racket della spazzatura, del contrabbando di capi di abbigliamento falsi, i quali provengono dalla Cina, dai suoi laboratori dove gli operai vengono sfruttati con salari bassissimi. Il libro “Gomorra” racconta questi e altri fatti riguardo a ciò che stà accadendo in Campania, sia per quanto riguarda il clan dei Casalesi, sia per i clan rivali, Saviano dice che in confronto a Napoli, Corleone è una caricatura di Walt Diney. Ma la Campania è ritornata alla ribalta non solo per i suoi loschi affari illeciti, ma anche dopo l’uscita del film Gomorra, il quale ha riscosso un’ enorme successo tanto che è in lista alla candidatura dei premi Oscar, negli Stati Uniti. « Penso di aver diritto a una pausa. Ho pensato, in questo tempo, che cedere alla tentazione di indietreggiare non fosse una gran buona idea, non fosse soprattutto intelligente. Ho creduto che fosse assai stupido - oltre che indecente - rinunciare a se stessi, lasciarsi piegare da uomini di niente, gente che disprezzi per quel che pensa, per come agisce, per come vive, per quel che è nella più intima delle fibre ma, in questo momento, non vedo alcuna ragione per ostinarmi a vivere in questo modo, come prigioniero di me stesso, del mio libro, del mio successo. 'Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni! E voglio ancora scrivere, scrivere, scrivere perché è quella la mia passione e la mia resistenza e io, per scrivere, ho bisogno di affondare le mani nella realtà, strofinarmela addosso, sentirne l'odore e il sudore e non vivere, come sterilizzato in una camera iperbarica, dentro una caserma dei carabinieri - oggi qui, domani lontano duecento chilometri - spostato come un pacco senza sapere che cosa è successo o può succedere. In uno stato di smarrimento e precarietà perenni che mi impedisce di pensare, di riflettere, di concentrarmi, quale che sia la cosa da fare. A volte mi sorprendo a pensare queste parole: rivoglio indietro la mia vita. Me le ripeto una a una, silenziosamente, tra me. »
(Roberto Saviano[10])


domenica 12 ottobre 2008

un amore diverso


Un amore diverso



Il pulmann sta viaggiando ininterrottamente lungo l’autostrada, nonostante ci sia molto traffico, dal cielo iniziano a cadere le prime gocce di quello che sembri prospettarsi un temporale.

All’interno si respira un’atmosfera molto tranquilla, una ragazza fissa ininterrottamente il paesaggio circostante che cambia continuamente. Il pulmann è diretto in Sicilia, è partito dalla provincia di Rieti, la ragazza adesso smette di guardare il paesaggio distratta dal suono del suo cellulare, le labbra si piegano a formare un sorriso, alza lo sportellino e inizia a rispondere. “pronto” “pronto non dirmi che ti sei dimenticata chi sono” “sono Filippo, come fai ancora ha non ricordartene, abbiamo anche frequentato le scuole medie insieme” “ah….Filippo…” “scusa se non ti ho risposto subito” “il fatto è che non mi aspettavo una tua telefonata!! Dimmi volevi qualcosa?” “sinceramente no” “Ho saputo che stai andando in Sicilia. Il viaggio come sta andando? Hai avuto degli imprevisti?” “No, per il momento no il viaggio procede speditamente.” “senti ti devo lasciare che il pulmann sta entrando in galleria, e il telefono perde la linea, anzi la sta già perdendo ci sentiamo quando arrivo!! ti telefono io Filippo non preoccuparti!!” “Ciao Filippo” “ Ciao Maryanna”. Detto questo chiude il telefonino, nel momento stesso in cui il pulmann sta entrando nella galleria, Maryanna ha tatuato sulla spalla sinistra il volto di Ernesto Chè Guevara, l’eroe della rivoluzione cubana oltre a Fidel Castro. La mente di Maryanna è affollata di mille pensieri, ai quali non riesce a dare un ordine logico, per Maryanna il fatto di ritornare in Sicilia per lei non è un trauma, oltre al fatto che a Messina ha una nonna alla quale, lei è molto legata, oltre che da un affetto smisurato, con lei riesce a parlare sciolta di certi argomenti che con i suoi genitori non avrebbe mai potuto parlarne e affrontarli. Parliamo un po’ di questa nonna che con la sua età 70 anni, riesce sempre a dispensare consigli e considerazioni sulle quali Maryanna non riuscirebbe ha farne a meno. Questa anziana signora, si chiama Elisa de Marchi, Manuel de la Vega insieme a Maryanna sono seduti in mezzo a un campo di grano, intorno a loro non si ode nient’altro che il gracidare delle cicale. Entrambi coricati l’uno sull’altro osservano un cielo plumbeo che non avrebbero mai rivisto. Si alza all’improvviso un vento leggero che scompiglia i capelli di Maryanna, potrebbe sembrare uno di quei paesaggi dipinti da Vincent Van Gogh, il cielo si comincia a popolare di corvi che col loro gracchiare interrompono il silenzio che avvolgeva il campo di grano. Arrivata a Messina e precisamente alla stazione dei pulman, inizia a scendere i bagagli, all’ arrivo ci sono il fratello Aldo e lo zio Amilcare. Decidono di prendere un taxi diretti alla casa sita in via E. de Amicis., l’entrata era meno appariscente di quanto si poteva immaginare, vicino alla porta d’ingresso c’era un’ albero di camelie fiorito, Maryanna non se l’era mai immaginata in questo senso, anche se non ne è stupita. D’altronde conosce benissimo come sono fatti lo zio Aldo e la zia Felicia, per esempio per quanto riguarda la zia Felicia va matta per i dolci alla frutta specialmente se contengono ananas e fragole. Invece per lo zio Aldo invece è il contrario di Felicia, gli piace passeggiare col suo bastone, mentre al contempo si fuma il suo bel sigaro, vizio dal quale non ha mai smesso. E’ un uomo robusto, ha soli 70 anni anche se alla vista ne potrebbe avere di meno, egli come persona è abbastanza socievole, solo a volte un po’ burbero, ma in compenso un bonaccione. Maryanna dalla sua finestra al piano di sopra osserva l’albero di camelie scosso da una brezza, la quale fa cadere dei petali, nel suo diario da viaggio annota quello che gli è accaduto in questo momento, anche se non ci sono fatti abbastanza rilevanti. Ma cosa fa in questo momento Manuel de la Vega egli è un ragazzo abbastanza estroverso, il quale non è affatto un difetto. A Manuel è capitato un fatto alquanto strano se si potesse classificare cosi, un giorno passeggia lungo il corso di una piazza, tranquillo come sempre ad un certo punto si gira a destra e vede due ragazze le quali parlano come se niente fosse Manuel le inizia a salutare e loro senza rispondergli si alzano e se ne vanno. In questo momento Manuel gli viene quasi da sorridere, infatti, nella sua mente egli gia pensa, che quelle due ragazze non siano tanto intelligenti anche se loro cercano di atteggiarsi.Intanto Maryanna esce di casa, e si dirige sulla spiaggia sedendosi sul muretto a osservare il sole che ad occhio nudo si nasconde dentro il mare. La mente di Maryanna è piena di pensieri, i quali viaggiano in un’ ordine casuale, Manuel in quel momento passeggia vicino al muretto proprio dove si trova Maryanna, anche se lei non se ne accorge, egli si avvicina e da dietro gli mette una rosa nei capelli castano, lei gira la testa e gli sorride, “ciao sono Manuel” a Maryanna la quale lo guarda senza neanche accorgesene gli scappa un sorriso e non si allontana neanche quando lui si avvicina. “io invece sono Maryanna, sei tu che mi hai messo la rosa tra i capelli?” “si. La rosa è un gesto, oltre che un fiore che si addice alla tua bellezza!!” Maryanna scende dal muretto e guarda Manuel occhi negli occhi, in quel momento il cuore di Manuel comincia ad andare in aritmia, a pompare molto più sangue non aveva mai provato quella sensazione. E’ come se il corso naturale del tempo e degli eventi si fosse fermato, a parte loro due sembra che intorno a loro due non ci sia proprio nessuno che può rovinare quel momento, Manuel estrae dalla tasca del giaccone un foglio con su scritta una poesia la quale non ha un titolo vero proprio:



Seduta su una panchina

di prima mattina

a osservare la bellezza

senza avere tristezza.



Sei sempre più sola

come l’aurora

nel cielo stellato

dal firmamento incontrastato.



Tu sei come un fiume

che scorre senza posa

più di una rosa

che al mattino non riposa.



La tua pelle è delicata

come fosse vellutata

il tuo viso è un’ essenza

che non nasce dalla scienza.



I tuoi occhi san guardare

più in là del cielo e del mare

dove altri hanno fallito

non scoprendo l’infinito.



Manuel de La Vega



A Maryanna dopo averla letta le guance gli cominciano a colorare di un color porpora, non sa davvero cosa dire, dopo aver letto quella poesia, la quale è stata scritta con parole semplici, le quali sono scaturite dal cuore di Manuel. “Manuel in tutta verità non davvero cosa dire, questa poesia ha qualcosa di magico, poi le parole che hai usato mi hanno colpito al cuore.” Il viso di Maryanna si colora di una nuova luce, gli occhi le brillano come non le brillavano da molto tempo, Manuel ha saputo esprimere quello che davvero provava senza essere troppo timido e né tanto figo. “Manuel!!” “dimmi” “ti assicuro che da questa poesia non mi separerò neanche per un giorno.” Detto questo Maryanna si avvicina a Manuel e lo bacia con una tenerezza che non le apparteneva, inizia ad assaporare quel profumo di lavanda misto alla cannella, e si dirige verso la spiaggia e mentre si avvicinano alla riva il sole ha completato il suo tramonto. I due si rincorrono l’ un l’ altro come se si conoscessero da sempre, ad un certo punto Manuel fa cadere senza che si faccia nulla Maryanna, lui si mette sopra a lei, e inizia a baciarla con un trasporto che non credeva di possedere. “ti amo Maryanna” “vorrei averti conosciuta prima” “non dire niente che possa disturbare questo momento” si rialzano e camminando mano per mano soltanto con la notte inoltrata si allontanano dalla spiaggia. Il giorno dopo sembra un girono uguale agli altri, un taxi di prima mattina corre per le strade di Messina e senza elevata velocita, all’ interno di questo taxi c’è una signorina distinta, che agli occhi delle persone può passare come figlia dell’alta borghesia, anche se poi non è così. Lei si chiama Elena Costantine e suona l’arpa divinamente come nessun’ altra, ma la domanda da porsi in questo momento è cosa ci farà mai una signorina di questo spessore a Messina? Essa ha un fisico da non discuterne affatto, i capelli color rosso ambra, la carnagione chiara, le dita molto curate anche se non si è ha mai tolta il vizio di fumare per l’esattezza Chusterfield blue, anche se lei fuma occasionalmente col bocchino d’oro. Maryanna sta seduta su una panchina nell’ attesa di aspettare Manuel, non si era mai sentita così, neanche lei riesce lo stato d’ animo che la percuote. Da un lato è felice di quello che sta vivendo, ma dall’ altro ha paura che questa meravigliosa esperienza o storia si possa infrangere come un vaso lasciato cadere va a pezzi. “oddio cosa sto pensando!!!” “non dovrei fare nemmeno dei discorsi del genere” “e poi non succederà nulla di allarmante” in fondo provare dei sentimenti non è qualcosa di grave, è sentire il cuore che batte più forte senza che tu riesca a controllarlo, e in effetti è proprio vero, è come fare un lungo viaggio alla scoperta di una nuova che forse a tua insaputa la stai gia vivendo. Tutto questo Maryanna lo sta vivendo ma inconsciamente, Manuel vuole dare un senso alla sua vita, ha scritto dentro un mazzo di rose rosse di quanto ama Maryanna, quale occasione migliore se non una cena a lume di candela.

Lo scenario a qualcosa di pittoresco, un ristorante che si affaccia sul mare, Maryanna ha un vestito lungo color avorio, un braccialetto verde che si abbinano con gli orecchini. Manuel ha deciso di prenotare un tavolo che si affacci proprio sul mare al tramonto, gia Maryanna quando vede quel tramonto rimane davvero senza parole, forse erano proprio questi dettagli che gli mancavano. “Manuel sono senza fiato” “ e questo è solo l’ inizio, vedrai dopo” “non ti sapevo cosi pieno di peculiarità, mi sorprendi sempre di più, lo sai vero?” Detto questo si siedono uno di fronte all’ altro, sguardi che si lanciano l’un l’altro, in fondo per loro due tutto il via vai che c’è nel ristorante sembra che non esisti.

E’ come se in fondo loro vivessero dentro uno scrigno dal quale è molto difficile espugnare.

Maryanna sente che questo ragazzo ha buone intenzioni, che non la tradirebbe mai, con un’ altra ragazza e questo è il sogno che desiderano tutte le adolescenti. Ma sarà proprio vero? Chi lo sa’? Manuel il quale possiede una bella moto decide di portare Maryanna ha fare un giro sulla sua Yamaha 120, tutta nuova di zecca al circuito di formula uno. Lei in sella, dietro a lui due cuori che battono in uno solo, lo stesso tempo senza che ci sia una variazione di troppo, lei gli si stringe ancora di più sia per non perdere l’ equilibrio ma anche per protezione. Come un fiore il quale ha bisogno di tutta la cura possibile perché possa sbocciare nel migliore dei modi, anche Maryanna ne ha lo stesso bisogno. Il rombo del motore della Yamaha comincia a rallentare segno che Manuel e Maryanna se ne devono andare.Intorno a loro il cielo ha assunto un colore brunastro e si avviano in citta’ , “Manuel non mi sono divertita in vita mia” “è stato stupendo, fantastico allo stato puro” tra di loro sfugge un bacio innocente anche se Maryanna non si ritrae, “Mary dai che dobbiamo proprio andare non vorrei far preoccupare i tuoi !!”.

Se nella vita è davvero possibile che i giorni non finiscano mai, è proprio vero, non esiste niente di sovrannaturale, se ci dovesse essere il sovrannaturale tutti noi saremmo prede di un marionettista che muove le sue marionette (persone), a suo piacimento senza che ci si possa ribellare, Maryanna invita Manuel al parco la sera perché ci sarà una tragedia dal titolo Agamennone, intanto prima di andare al parco passa prima in pizzeria prima di andare alla tragedia. All’ arrivo al parco Maryanna le si lancia con tutto il peso in corpo, con tutta quella contentezza la quale è molto difficile cacciar via “sono felicissima Manuel.” “non ci credo. Lo dici cosi.” “invece no, non fatto altro che pensarti, e ti ho portato anche questa” e prende dalla tasca della giacca un foglio contenente una poesia:



Il buio è sempre più scuro

senza che ci sia futuro

ma c’è una luce

che brilla più del lume.



Vedo due occhi

che non sono distorti

guardo il tuo viso

che è il paradiso.



Sei come una rosa

più di una sposa

il cuore che batte

ancora pulsante.



La voce che hai

ha un suono profondo

non è come il ghiaccio

ha molto coraggio.



Manuel de La Vega





Maryanna la legge come al suo solito tutta d’un fiato, a un’ altro po’ gli mancava pure di respirare, lo bacia con una tale forza, che non gli importa neanche del luogo dove si trova e della gente che li guarda.

Manuel sembra davvero una persona come non c’è ne sono al mondo, per quanto riguarda i gusti musicali di Manuel, gli piace soprattutto la musica inglese, anche se non sdegna quella italiana l’artista da lui più amata è Mia Martini, anche se è scomparsa nel 1995, a causa di un infarto, ma a lui gli piace quella voce roca e al tempo stesso fragile com’ èra anche la personalità stessa di Mimì.

La canzone che più gli piace è “Gli uomini non cambiano” oltre ad “ Almeno tu nell’universo”, a Maryanna invece piace Vasco Rossi, Francesco de Gregori, ma il cantante che più ammira è Lucio Battisti.

A questo punto il finale che più si addice è un bel tramonto con lo scenario di un ponte sul quale stanno camminando i nostri due protagonisti, stretti l’un l’altro perché fa molto freddo. Il sole sta finendo il suo tramonto con l’ acqua del fiume che scorre silenziosa senza far rumore. “sai una cosa Maryanna stavo pensando a noi due” “in che senso a noi due?” “nel senso che vorrei dimenticare tutto il resto” “anche se la cosa che mi dà fastidio, quello che non sò è il nostro futuro.” “perché stai dicendo questo?” “e poi non sarai mai solo ci sarò al tuo fianco” “hai ragione non dovrei preoccuparmi di questo” “brrrr che freddo ho le mani congelate” “lascia che te le scaldi allora” detto questo Maryanna le si avvicina. Rimangono immobili mentre il mondo scorre come al suo solito, ma anche loro. Sta per iniziare una nuova vita per loro, d’ora in poi.

lunedì 4 agosto 2008

la sicurezza


La sicurezza



Un problema che sta affliggendo il nostro paese è la sicurezza nei confronti dei cittadini, i quali sono il principale mirino di delinquenti comuni e non, ma cosa si può fare in modo per salvaguardare la loro incolumità?

Be col governo che abbiamo nel nostro paese aimè non si può fare molto, anche perche’ abbiamo come Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il quale ad ogni convegno del suo partito promette promette e ancora promette risultati per la salvaguardia dei cittadini che non si sono fatti, poi dice le cose con quel suo sorriso che ormai non vale più.

La situazione economica poi della nostra Italia, non è delle migliori con la benzina e il caro petrolio che è alle stelle, la frutta e le verdure hanno subito un processo d’ inflazione che non si era mai verificato nel nostro paese, ma tornando alla sicurezza la domanda da porsi è questa: le forze dell’ ordine cosa stanno facendo secondo me stanno solo con le mani in tasca e loro poi sarebbero i tutori dell’ ordine pubblico? Dovrebbero intensificare i controlli, fare delle ronde notturne, controllare accuratamente i quartieri e vigilare sempre sui cittadini senza perderli di vista.

Ma quello che si dovrebbe eliminare è questo governo formato da personaggi loschi e infidi che tengono solo alla loro poltrona politica, e partecipare a feste vip con i personaggi del Jet Set. Si direbbe che tutto fili liscio come l’ olio, è invece non è cosi, il governo di Berlusconi insieme all’ amico Umberto Bossi non è che stia facendo una buona politica nei confronti di quei clandestini che lavorano in nero ma che però al tempo stesso non sono criminali.

Un’ altro problema è quello dei vu cumpra’ che girano per le spiaggie di tutta Italia, i quali vendono merce contraffatta, ma da un punto di vista economico, perché non si dovrebbe comprare niente da loro i quali vendono a prezzi inferiori e conveniente. Un italiano dovrebbe spendere per esempio 220 euro per un vestito quando può comprare lo stesso vestito pagandolo molto di meno e poi chi se ne frega se non è di marca. Questa è la mia opinione ed è anche un punto di vista apprezzo anche le critiche purchè non siano pesanti.

domenica 18 maggio 2008

L’amica più cara

L’amica più cara





Cara amica sei stata una compagna fidata

alla quale non devo niente

non essere impertinente.



Per averti ho fatto mille stupidaggini

senza riflettere più del dovuto

in un domani chiamato futuro.



Ho perso quei pochi amici

che mi erano rimasti

non son poi tanti.



Sono andato dritto dentro un baratro

dal quale mi sono salvato

rendendomi conto di aver coraggio

dopo aver recepito lo sbaglio.



Il primo passo è stato di lasciarsi

senza più adagiarsi

come la foglia che cade dai rami

chissà cosa sarà il domani?



Adesso vivo una vita serena

una vita vera, pura come la natura.

Sara difficile rapportarsi col mondo,

ma dal fondo è ancor più difficile.

L’altra malattia

L’altra malattia



L’ indifferenza della gente

e’ un fatto assai comune

dal quale si può rimanere immuni.



Ma ci sono casi

dove ci si ritrova

come in un’ alcova.



Se pensiamo ad un malato di mente

il quale è chiuso nel suo mondo

è anche vero che l’ hanno spinto dentro

un universo parallelo dove non si soffre meno.



Ma la cosa che fa rabbrividire

e’ uscire da un ambiente dove sei stato chiuso

per troppo tempo senza che la vita

non vada a rilento.



Il pensiero è quello di morire

per trovare un po’ di libertà

anche se rimarrai incompreso dagli altri

i quali ti riderebbero davanti.

L’adolescenza

L’adolescenza



Il mondo delle giovani adolescenti è un universo incontrovertibile pieno di doppi sensi, giochi di parole e di innumerevoli qui pro quo. Ultimamente è balzato alla cronaca il caso di quella ragazza Sorien Maulaceio, una ragazza massacrata di botte, accusata e picchiata selvaggiamente neanche fosse stata un’ adultera. A quanto pare però la società nella quale si consumano episodi di portata come questo c’è ne sarebbero a milioni. Ma la domanda da porsi è questa: come mai tanta rivalità nel gruppo o i gruppi femminili? Perche’ tanto astio per un solo ragazzo? E poi cosa scatta nella loro mente a livello psicologico e sociale? I psicologi hanno finalmente capito cosa c’è sotto tutto questo o devono scavare ancora in profondità? Da parte mia quelle sei ragazze che hanno picchiato in quel modo Sorien fosse per me gli avrei dato la pena di morte. Ma la fondamentale è proprio questa: a livello giuridico quanto sono perseguibili a norma di legge queste ragazze? E poi tutto questo buonismo da parte dei loro genitori non forse un’ atteggiamento da immaturi per dei genitori che non hanno insegnato un fico secco alle loro figlie? Da parte mia e la mia solidarietà va tutta a Sorien la quale è una brava ragazza, non è montata di testa e sa ciò che vuole.

Un uomo incompreso

Un uomo incompreso



Un uomo che suona la fisarmonica

è visto con diniego

dalla gente questo è vero.



Esso ha un solo difetto

quello di non vedere

ciò che alla gente non appare evidente.



La gente è come un fiume

che ti travolge

per vie contorte.



Coi loro bisbigli

posson distruggerti, farti a pezzi

senza che tu li disprezzi.



Eppure tu non hai mai chiesto niente

la gente è troppo diffidente

voglion distruggerti dall’interno

senza scalfire l’animo tuo che è quieto.

A Lorena Cultraro

A Lorena Cultraro Sei stata uccisa per un nonnulla perché non raccontassi niente perché risultava sconveniente. I tuoi aguzzini saranno condannati ma grazie all’ indulto liberati la tua vita era come un filo il quale si è spezzato senza alcun rimpianto. Per un padre è assai peggiore vivere nella sofferenza di saper che gli aguzzini presto liberi saranno e nella società torneranno. Eri piena di vita, volevi conoscere il mondo ma in più qualcosa di profondo nonostante ti sei ribellata sei stata barbaramente violentata. Spero che questo pensiero sia qualcosa di vero. Contro una vita violenta la quale ha a che fare con la scienza.

mercoledì 7 maggio 2008

La prostituzione






Uno dei problemi che affligge e che continuerà ad affliggere l’umanità è quello della prostituzione, un fenomeno il quale ogni anno è in crescente crescita. Nel nostro paese purtroppo soprattutto nelle strade le giovani donne ma anche le ragazze subiscono ogni genere di violenza e di abuso. Per la società sono le cosiddette vittime dimenticate, nel senso che alle persone sia che siano genitori, ragazze e ragazzi di 15 e 18 anni alla fine della sorte di queste povere vittime, dimenticate sia dalla società, ed è proprio questo il fatto più rilevante della questione, i dati che si registrano su queste persone sono davvero allarmanti. Nel dire questo non voglio proprio dire che non bisogna preoccuparsene, bisogna preoccuparsi eccome, dall’altro lato della cosiddetta barricata si nasconde come al solito la diffidenza delle persone la quale colpisce persone di tutte le età, e di questo ho parlato per quelli che seguono il mio blog nell’ articolo “La diffidenza”. Ma la domanda principale da farsi è questa: è mai possibile che le forze dell’ordine non abbiano sradicato alla radice questo sfruttamento di queste povere donne e ragazze? E l’ altra domanda da porsi è: possibile che la superficialità delle persone ancora rimanga intatta, che non provano dei sentimenti di pietà nei loro confronti? La prostituzione è diventato un vero e proprio business, fatto di enormi guadagni, dove c’è il disprezzo della persona, dove si attua una vera e propria discriminazione nei suoi confronti. Ma da dove vengono le prostitute che vediamo la notte sulle strade di città come Roma, Milano, Firenze,Bologna e tante altre? Possibile che non si ribellino? Che non trovano un modo di combattere i loro sfruttatori e padroni? Posso affermare che esistono storie di prostitute che sono riuscite a uscire da questo intricato mondo, che adesso hanno trovato un lavoro sicuro, che cercano di rifarsi una vita. Per altre le cose non sono andate bene, sono tuttora vittime dei loro padroni, per altre ancora fare la prostituta è diventato l’unico sostentamento per cercare di andare avanti. Ma il grosso ostacolo che incontrano queste donne che incontrano è il problema di un futuro concreto, che ci sia posto per loro nella società, la ricerca di un posto di lavoro, il reinserimento nella società e il rapporto con le altre persone. Rivolgo un invito alla società: di non essere troppo dura con queste persone che hanno passato le pene dell’inferno, che hanno subito umiliazioni dopo umiliazioni, e che hanno dovuto faticare molto a cercare di uscire da questa rete dalle mille maglia. E basta col pregiudizio, con le discriminazioni, e con la catalogazione delle persone le quali le considerate come siano solo degli oggetti.

giovedì 1 maggio 2008

Il sentiero di un uomo






A che serve vivere

se poi la vita stessa

senti che poi viva non è?



Come lo straniero vaga per vie contorte

anche l’ animo dell’ uomo

segue lo stesso cammino

un cammino chiamato destino.



Se un uomo che non chiede nulla

ha più valore d’ un semplice mortale

col desiderio immenso d’ amare.



La megera la qual semina odio

è innalzata come santa

come fosse redenta

dopo essere tornata dalla tresca.



Sei solo come un cane

al quale viene lasciato al proprio destino

il qual sopporta malvolentieri l’ indifferenza.



Sono un individuo al quale è stato tolto l’ amicizia

non per un inezia, per una grave colpa ma per l’ aver vissuto

in una società che pensa a sé, e alla quale non cagioni niente.

Non sai dove andare a che serve dunque amare.

venerdì 18 aprile 2008

La diffidenza






La diffidenza Un problema che aimè affligge le ragazze che vanno alla scuola superiore di Vibo Valentia, è proprio quello di essere troppo diffidenti verso quelle persone le quali cercano di avvicinarsi, per farsi conoscere, e loro iniziano a sorridere e si allontanano come se niente fosse. Dal mio punto di vista e penso che non sia il solo a pensarla in questa maniera, esse sono delle xenofobe e discriminatrici nel vero senso della parola. Un ragazzo qualsiasi non potrebbe nemmeno conoscere una ragazza perché loro pensano e lo dicono giudicano il ragazzo come se avesse la peste, e questo non è assolutamente vero, lo dico sia alle 15enni e alle 18enni che si dovrebbero davvero vergognare di avere questa mentalità. Vi credete di essere emancipate, di essere migliori, d’ essere delle gran fighette? Voi avete il cervello dei neonati, ve lo dico proprio senza peli sulla lingua siete delle poppanti, neanche sapete cosa significa raggiungere la maturità, a voi vi sembra di vestire bene, di truccarvi in modo da catturare l’attenzione degli altri, al massimo voi potete catturare l’attenzione di qualche vecchio. Ma la domanda che mi faccio è perché non rimanete rintanate dove stavate, e questo ve lo dico perché la società non ha bisogno di voi.

giovedì 10 aprile 2008

elezioni




















Le elezioni In questi ultimi giorni il nostro Paese, ma soprattutto gli italiani si interrogano per chi votare, se si cercherà di migliorare la situazione economica del nostro paese, se continueremo a pagare cifre esose per il gas, la luce, oltre ai rincari degli alimenti, con i quali non si riesce a quadrare il bilancio familiare. Un altro problema ancora più urgente è il problema del precariato, della mancanza di un posto fisso di lavoro, della certezza di un futuro migliore. Ma l’aspetto vero e proprio del quale si deve rendere conto il nostro Paese è la ricerca, intesa come mancanza di fondi per lo studio e la lotta di malattie come il cancro, la leucemia, la distrofia muscolare, i tumori, specialmente quelli alla prostata e al seno. Perchè un paese che non riesce a vincere e combattere queste malattie, non potrà mai crescere e svilupparsi. Le elezioni che svolgeranno il 14 e 15 aprile, saranno decisive, ma secondo me il problema è la politica di quel politico che una volta eletto pensa per se a discapito degli altri, e questo aimè succederà con queste elezioni sia per quanto riguarda la destra di Silvio Berlusconi, che la sinistra di Walter Weltroni. Per il mio pensiero non bisognerebbe nemmeno andare a votare, perché a fare promesse con le parole lo sanno fare tutti a questo mondo, ma poi alla fine si dovrà vedere coi fatti. Gli Italiani, ma soprattutto l’Italia non vuole essere inferiore agli altri paesi industrializzati, vuole essere al loro stesso livello, per quanto riguarda il fattore giuridico il nostro paese in quanto al rispetto e all’applicazione delle leggi è indietro anni luce. Per questo motivo ci vuole un risanamento della giustizia, con nuovi codici e leggi molto più dure le quali chi le infranga e viene arrestato il giorno dopo sia nuovo libero, ma che colui che infranga codeste leggi marcisca in carcere.


giovedì 31 gennaio 2008

Il Natale





Il Natale



E’ ormai passato il periodo di natale, oltre a Capodanno, stiamo vivendo questo nuovo anno, “il 2008” che secondo alcuni sarà ricco di sorprese, sarà pieno di ottimismo, secondo un noto poeta che si chiama Tonino Guerra “l’ottimismo è il profumo della vita” frase citata nelle primissime pubblicità dell’ UniEuro, che sarebbe una catena di negozi di elettrodomestici e altro. Secondo altri che ci sarà sempre positività, e che non ci può essere niente che guasti quest’anno. Tuttavia la guerra in Afganistan sta continuando senza tregue, la quale sembra non fermarsi mai, i morti continuano ad esserci sia da parte della fazione americana che per i talebani e gli altri gruppi islamici. Però non puoi neanche girarti indietro, perché lo spettro del terrorismo è sempre in agguato, quando meno te lo aspetti, pronto ha colpire senza che tu te ne renda conto. A volte ti capita di finire nel bel mezzo della guerra la quale non conosce soste, la quale non si ferma neanche nei giorni di festa. E poi? Perché dovrebbe interrompersi e ricominciare di nuovo? Perché c’è il Natale, il Capodanno, l’Epifania? La guerra non ha nulla da festeggiare, si saprà sempre quando è iniziata ma non si saprà mai quando avverrà la fine. Ritornando al tema di cui stavo parlando per me la parola Natale non ha nessun significato, nel senso che oggi questo termine viene usato solo ha scopo di lucro, per un principio di marketing, serve solo ha pubblicizzare ed incentivare prodotti, che in altri periodi non riuscirebbero ad andare a ruba. E oramai passata anche la befana che nell’immaginario collettivo è la moglie di Santa Klaus la quale il 6 di gennaio ha bordo della sua scopa porta un sacco pieno di regali per i bambini che non si sono comportati male oltre a dolci, insieme al classico carbone, per quelli che non hanno avuto una buona condotta. Proprio in questa sera scende attraverso i camini riempiendo la calze appese al camino con un’infinità di dolci. L’epifania come festa comunque ultimamente viene anch’essa strumentalizzata dai media, in modo inappropriato. Sia nel periodo di Natale, che in quello dell’Epifania, si perde il senso pratico del termine, si tende ha fare regali, che poi alla fine o non piacciono o non sono graditi perché alla persona a cui si fa il dono, non è di suo gradimento.

Rifiuti






















Il problema dei rifiuti


E’ risaputo che la provincia di Napoli, a discapito di altre regioni, detiene il record di accumulo di immondizia. Di questo problema già se ne era occupata “Striscia la notizia” il noto programma ideato e creato da Antonio Ricci, che si era già occupato delle condizione in cui era Napoli già nel 2002. Dell’ emergenza rifiuti, la quale non cessa di finire, anzi aumenta a vista d’occhio, senza che lo Stato possa intervenire a tal riguardo. Gli abitanti di Napoli non c’è la fanno proprio a vivere, a contatto con virus e batteri, i quali minacciano sia la salute delle persone adulte oltre a bambini e anziani. Le scuole restano chiuse in modo da evitare per i bambini ulteriori conseguenze, tuttavia non pensiate che patteggi per quanto riguarda i napoletani, secondo me la responsabilità maggiore c’è l’hanno proprio loro, poiché stanno dando una immagine cattiva della loro città, le testate giornalistiche dei maggiori quotidiani del mondo come il New York Times, Le Figarò, il Times, El Pais, e altri definiscono non solo i napoletani, ma anche gli italiani come dei nullafacenti e degli inetti. I rifiuti oltre a riempire ogni angolo dei quartieri di Napoli come Pianura, l’Arenella, Scampia, minacciano pure la vivibilità sia di Napoli che dei suoi quartieri, è mai possibile che non ci sia un modo di fermare questo fenomeno che giorno dopo giorno sembra non placarsi mai? Lo Stato come organismo cosa sta facendo? E’ presente o no? Quali misure ha deciso di adottare? Per quanto tempo è prevista la realizzazione dei termovalorizzatori? Bisognerà aspettare più di un’anno? Perché poi la spazzatura che loro stassi producono non la mandano in Germania, dove essa stessa li brucerebbe volentieri senza pagarla? Che risolvono ha fare mandando parte dei rifiuti di Napoli in regioni come la Calabria, la Sicilia, la Sardegna, il Lazio, la Puglia e l’Emilia Romagna? Ma ci sono regioni come la Basilicata, la Toscana, il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia le quali non vogliono accollarsi il duro fardello di Napoli, le quali rispondono “che sia Napoli stessa ha risolvere il problema rifiuti, senza che noi altri subiamo ulteriori danni sia fisici che morali”. Gli abitanti di Napoli per eliminare il problema alla radice, danno fuoco all’immondizia la quale trasformandosi in nuvole di gas tossici, i quali possono essere mortali al primo respiro, oltre al diffondersi di altre malattie generate dalla presenza di topi oltre alla decomposizione dei rifiuti generati dall’imperversare degli agenti atmosferici. Ma se il problema rifiuti risulta essere un malessere per la popolazione di Napoli, per la Camorra, e soprattutto per i boss camorristi non può che essere un business, sul quale farci molti soldi attraverso le discariche abusive, oltre all’utilizzo dei camion che servono per il trasporto della monezza. Per quanto mi riguarda siamo soltanto all’inizio di quella che ormai chiamiamo crisi, e poi se i napoletani credono che se si può fare di tutta l’erba un fascio si sbagliano di grosso, e poi se lo meriterebbero di stare in queste condizioni.