giovedì 31 gennaio 2008

Il Natale





Il Natale



E’ ormai passato il periodo di natale, oltre a Capodanno, stiamo vivendo questo nuovo anno, “il 2008” che secondo alcuni sarà ricco di sorprese, sarà pieno di ottimismo, secondo un noto poeta che si chiama Tonino Guerra “l’ottimismo è il profumo della vita” frase citata nelle primissime pubblicità dell’ UniEuro, che sarebbe una catena di negozi di elettrodomestici e altro. Secondo altri che ci sarà sempre positività, e che non ci può essere niente che guasti quest’anno. Tuttavia la guerra in Afganistan sta continuando senza tregue, la quale sembra non fermarsi mai, i morti continuano ad esserci sia da parte della fazione americana che per i talebani e gli altri gruppi islamici. Però non puoi neanche girarti indietro, perché lo spettro del terrorismo è sempre in agguato, quando meno te lo aspetti, pronto ha colpire senza che tu te ne renda conto. A volte ti capita di finire nel bel mezzo della guerra la quale non conosce soste, la quale non si ferma neanche nei giorni di festa. E poi? Perché dovrebbe interrompersi e ricominciare di nuovo? Perché c’è il Natale, il Capodanno, l’Epifania? La guerra non ha nulla da festeggiare, si saprà sempre quando è iniziata ma non si saprà mai quando avverrà la fine. Ritornando al tema di cui stavo parlando per me la parola Natale non ha nessun significato, nel senso che oggi questo termine viene usato solo ha scopo di lucro, per un principio di marketing, serve solo ha pubblicizzare ed incentivare prodotti, che in altri periodi non riuscirebbero ad andare a ruba. E oramai passata anche la befana che nell’immaginario collettivo è la moglie di Santa Klaus la quale il 6 di gennaio ha bordo della sua scopa porta un sacco pieno di regali per i bambini che non si sono comportati male oltre a dolci, insieme al classico carbone, per quelli che non hanno avuto una buona condotta. Proprio in questa sera scende attraverso i camini riempiendo la calze appese al camino con un’infinità di dolci. L’epifania come festa comunque ultimamente viene anch’essa strumentalizzata dai media, in modo inappropriato. Sia nel periodo di Natale, che in quello dell’Epifania, si perde il senso pratico del termine, si tende ha fare regali, che poi alla fine o non piacciono o non sono graditi perché alla persona a cui si fa il dono, non è di suo gradimento.

Rifiuti






















Il problema dei rifiuti


E’ risaputo che la provincia di Napoli, a discapito di altre regioni, detiene il record di accumulo di immondizia. Di questo problema già se ne era occupata “Striscia la notizia” il noto programma ideato e creato da Antonio Ricci, che si era già occupato delle condizione in cui era Napoli già nel 2002. Dell’ emergenza rifiuti, la quale non cessa di finire, anzi aumenta a vista d’occhio, senza che lo Stato possa intervenire a tal riguardo. Gli abitanti di Napoli non c’è la fanno proprio a vivere, a contatto con virus e batteri, i quali minacciano sia la salute delle persone adulte oltre a bambini e anziani. Le scuole restano chiuse in modo da evitare per i bambini ulteriori conseguenze, tuttavia non pensiate che patteggi per quanto riguarda i napoletani, secondo me la responsabilità maggiore c’è l’hanno proprio loro, poiché stanno dando una immagine cattiva della loro città, le testate giornalistiche dei maggiori quotidiani del mondo come il New York Times, Le Figarò, il Times, El Pais, e altri definiscono non solo i napoletani, ma anche gli italiani come dei nullafacenti e degli inetti. I rifiuti oltre a riempire ogni angolo dei quartieri di Napoli come Pianura, l’Arenella, Scampia, minacciano pure la vivibilità sia di Napoli che dei suoi quartieri, è mai possibile che non ci sia un modo di fermare questo fenomeno che giorno dopo giorno sembra non placarsi mai? Lo Stato come organismo cosa sta facendo? E’ presente o no? Quali misure ha deciso di adottare? Per quanto tempo è prevista la realizzazione dei termovalorizzatori? Bisognerà aspettare più di un’anno? Perché poi la spazzatura che loro stassi producono non la mandano in Germania, dove essa stessa li brucerebbe volentieri senza pagarla? Che risolvono ha fare mandando parte dei rifiuti di Napoli in regioni come la Calabria, la Sicilia, la Sardegna, il Lazio, la Puglia e l’Emilia Romagna? Ma ci sono regioni come la Basilicata, la Toscana, il Trentino Alto Adige, il Friuli Venezia Giulia le quali non vogliono accollarsi il duro fardello di Napoli, le quali rispondono “che sia Napoli stessa ha risolvere il problema rifiuti, senza che noi altri subiamo ulteriori danni sia fisici che morali”. Gli abitanti di Napoli per eliminare il problema alla radice, danno fuoco all’immondizia la quale trasformandosi in nuvole di gas tossici, i quali possono essere mortali al primo respiro, oltre al diffondersi di altre malattie generate dalla presenza di topi oltre alla decomposizione dei rifiuti generati dall’imperversare degli agenti atmosferici. Ma se il problema rifiuti risulta essere un malessere per la popolazione di Napoli, per la Camorra, e soprattutto per i boss camorristi non può che essere un business, sul quale farci molti soldi attraverso le discariche abusive, oltre all’utilizzo dei camion che servono per il trasporto della monezza. Per quanto mi riguarda siamo soltanto all’inizio di quella che ormai chiamiamo crisi, e poi se i napoletani credono che se si può fare di tutta l’erba un fascio si sbagliano di grosso, e poi se lo meriterebbero di stare in queste condizioni.