giovedì 22 luglio 2010

La legge bavaglio















Il mondo dell’ informazione sta subendo una modificazione, la quale non aveva subito da anni immemorabili, la negazione del diritto di stampa, della libertà di pensiero e di opinione che sono diritti fondamentali in una società civile e democratica.

La cosiddetta “legge bavaglio” non fa lavorare nel migliore dei modi i giornalisti, poiché quelli che stanno in alto vorrebbero che pensassimo in una determinata maniera, facendoci una specie di lavaggio di cervello, in tutta Italia si sono mobilitati milioni di persone a reclamare i propri diritti, poi per quanto riguarda le intercettazioni sulla quale hanno fatto un decreto nel quale vengono limitati i magistrati nel loro lavoro.

All’ interno di un telegiornale a mio parere ma penso che sia anche il pensiero di tante altre persone, bisognerebbe finirla di parlare dei cosiddetti vip, che poi agli italiani non gli importa assolutamente niente, se Belen Rodrighez si sia lasciata da Fabrizio Corona, o degli amori che sono sbocciati, oppure se hanno acquistato gioielli o auto all’ ultimo grido.

Il giornalista deve solo assumere il compito di informare l’ opinione pubblica dei veri problemi che sta attraversando il nostro paese, o quello che succede realmente fuori di importante invece scusate il termine delle solite “minchiate”.

Poi in televisione hanno tolto programmi di approfondimento specialmente su le reti Rai 1, Rai 2 che mandano ogni anno reality di cui sappiamo ormai tutto poiché ci propinano la stessa roba tutti gli anni.

La società però la fanno le persone che contano a cominciare dai politici e compagnia bella, per quanto riguarda lo sport è anche peggio poiché ci sentiamo paragonati ai calciatori che guadagnano un sacco di soldi senza fare assolutamente niente, si dovrebbe pensare di più ai lavoratori in cassa integrazione i quali non sanno se ci sarà futuro per loro, prendono un salario se così lo vogliamo chiamare da miseria.

A voi l’ ardua sentenza.