mercoledì 26 settembre 2007

La fine del mondo





Sappiamo con certezza che il nostro pianeta (la TERRA) si è formato grazie all’esplosione di alcune particelle e la combinazione di alcuni gas dando origine alla vita, ma cosa ci fa pensare che la TERRA non avrà anche una fine?Conosciamo che prima della nostra venuta la Terra era abitata dai dinosauri i quali hanno vissuto durante le ere geologiche,i quali hanno avuto anche una fine rappresentata dalla caduta di un meteorite il quale ha spazzato via queste forme di vita. L’estinzione dei dinosauri non ha colpito solo i grandi dinosauri anche i medi, le creature più piccole sono riuscite ad adattarsi al nuovo ambiente, altri animali i quali nuotavano nelle paludi e negli stagni grazie alle loro zampe sono riusciti ad evolversi sostituendo le zampe posteriori in pinne capaci di rendere migliore la loro velocità nel loro ambiente naturale l’acqua. EVOLUZIONE che è avvenne d’altro canto anche per l’uomo fino all’homo sapiens,quello che sviluppa il linguaggio,l’arte,la tecnologia e complessi sistemi sociali. Il nostro pianeta ha subito differenze di carattere:etnico,sociale,religioso,politico,degli usi e costumi,culturale,linguistico. La nostra società è complessa sotto tutti i punti di vista,tuttavia dovremmo cercare di usare fonti di energia alternative in modo da limitare i consumi e soprattutto i costi, se pensiamo che la nostra vita non finirà mai, che il nostro pianeta non smetterà di esistere, che la nostra razza non si estinguerà mai. Alcune ricerche scientifiche americane hanno stabilito che la fine del mondo avverrà nel 2036, sotto forma di un’ asteroide che colpirà la TERRA causando l’innalzamento del livello del mare,il cambiamento sistematico della temperatura terrestre,lo sciogliersi dei ghiacci del polo Nord e del polo Sud. Alcuni di questi fenomeni si stanno già verificando come l’innalzarsi del livello delle acque, lo scioglimento dei ghiacci,l’effetto serra, le piogge acide… Infatti le profezie che aveva fatto Nostradamus ci sembrano molto vicine sotto questo punto di vista, anche se ho i miei dubbi. Quello che dovremmo fare secondo me consiste nel cercare di espellere meno gas inquinanti per l’ambiente,cercare di utilizzare energie alternative come l’energia solare,l’energia eolica, ecc.,dovremmo ridurre l’estrazione del petrolio poiché conosciamo che le scorte che rimangono sottoterra non saranno illimitate e che dovremmo prima o poi cambiare carburante. La cosa fondamentale è quella di salvaguardare la flora e la fauna marina da sostanze tossiche, ma soprattutto dal petrolio il quale incide negativamente nell’ambito della vita marina. Le ricerche che hanno fatto gli scienziati americani non debbono trarci in inganno, la mia opinione in proposito è che si tratti di una ipotesi, ma è meglio non scartarla poichè non sappiamo ancora cosa ci riserverà il futuro, ma di una cosa sono certo che toccherà a noi rendere la TERRA un luogo in cui si può vivere cercando di salvaguardarla, perché siamo noi gli artefici del nostro futuro.

giovedì 20 settembre 2007

IL RITORNO DELL'ISOLA DAI FAMOSI

Ieri ha avuto inizio la quinta edizione dell’ Isola dei famosi condotta da

Simona Ventura, questa volta oltre alla partecipazione dei personaggi vip ci
stanno anche due sconosciuti che per apparire in televisione non ci hanno
pensato due volte.Tra i personaggi vip che hanno partecipato al reality ci
sono nomi come Cristiano Malgioglio, Alessandro Cecchi Paone,Miriana
Trevisan,Debora Caprioglio, Debora Salvataggio,Francesco Coco e altri che adesso non ricordo.

Da parte mia lo spettacolo che ha offerto ieri Alessandro Cecchi Paone ha
dell’ incredibile,soprattutto nel linguaggio verbale,non capisco come
un uomo come lui che ha lavorato in Mediaset facendo programmi come "La
macchina del tempo" o "Appuntamento con la storia" ha deciso di cimentarsi in
un reality come l’isola rilevando la sua vera identità.

Devo dire che quando avevo 15-16
anni mi piaceva come uomo di cultura, ma si vede che i soldi fanno gola un pò a tutti...

L’isola attira il 50% delle persone mentre c’è un altro 50%
che la snobbano in maniera definitiva i quali la ritengono una scellerata
commedia, ci si dovrebbe chiedere invece come mai ancora oggi milioni di persone muoiono
di fame nei paesi del terzo mondo, i quali abitano dentro delle baracche che
non stanno neanche in piedi,oltre ai problemi legati alle malattie infettive
come l’ AIDS che non risparmia nessuno, o all’ istruzione che è molto carente,
alla mancanza d’ acqua, e invece questi personaggi se ne stanno belli e
tranquilli in quest’ isola del cazzo a non far niente soltanto a poltrire
come ghiri che dormono sempre e, alla fine di tutto questo, se ne vengono ha
dire che hanno sofferto le pene dell’inferno e che lo rifarebbero anche una
seconda volta.Tutto ciò non è altro che il principio,questo è solo l’inizio di una
sfacciataggine nei confronti di gente che lavora onestamente prendendo
salari miseri, lavorando in ambienti di lavoro disumani per arrivare a casa
alla fine del mese senza più un’ euro in tasca. E a noi??Beh non resta altro da
fare che assistere a questo decadimento senza dir niente, ma c’è ne
sarebbero cose da dire nei confronti di questa gente dello spettacolo,
bisognerebbe mandarli a quel paese, come ha fatto Beppe Grillo nei confronti
dei politici nella giornata del Vaffa day.



M.F.

mercoledì 12 settembre 2007

Una storia qualunque


Una storia qualunque

di Michele Ferraro



Sono le prime ore della sera il mare accarezza la riva con le sue onde che procedono a passi nani il vento sembra accompagnare il rumore delle onde che si infrangono contro gli scogli mentre i gabbiani volano bassi sul velo dell’ acqua. A fare da cornice questo scenario ci pensa il sole che sembra essere inghiottito dal mare, in lontananza le ultime famiglie ripongono le ultime cose dentro le loro borse capienti dai colori vivaci sapendo che è stato il loro ultimo giorno passato al mare. La famiglia è formata da Mario Contorno con la moglie Eveline e le due figlie Severina e Anna, mentre se ne stanno andando Severina rimane ad osservare il sole che man mano scende sempre più cercando di catturare gli ultimi istanti del tramonto e respirando l’odore di salsedine che rimarrà nei suoi ricordi. La casa dove abita è a due piani e vi si accede dall’ entrata circondata da piante grasse e da alcuni alberi maestosi che sembrano li da sempre. La casa è formata da un vasto salone dove sono posizionati due divani che si richiamano alla cultura etnica la quale è sempre piaciuta a Severina, nel salone sono appesi dei quadri con delle riproduzioni di Rembrandt, sulla destra ci stanno le stanze di Severina e Anna le quali sono ben sistemate con i poster dei loro idoli come il poster di Che Guevara per il quale Severina sembra avere una vera venerazione e di Martin Luther King che adora per come si è battuto per i diritti dei neri.Ci stanno inoltre due bagni e un ripostiglio,proprio all’entrata a destra c’è una scala a chiocciola per la quale si accede al secondo piano dove è collocata la cucina insieme al caminetto munito di un vetro protettivo di un portalegna.Severina è una ragazza di 15 anni, ha i capelli voluminosi color biondo ricci, ama ascoltare la musica leggera, veste sempre con abiti alla moda e rifiuta di indossare vestiti che sono ricavati dalle pelli di animali. Fa parte da molto tempo di una associazione che si occupa di salvaguardare e difendere animali come visoni, cincillà, ecc. che da troppi anni sono vittime di massacri ed eccidi da parte di persone senza scrupoli pensano ad arricchirsi in modo spropositato, con l’ associazione “Animali da Salvare” ha girato tutto il mondo a portare il messaggio dell’ associazione dove ancora in pochi paesi non ci sono leggi che tutelino le povere creature le quali vengono destinate ad una fine orrenda. Oltre a essere una animalista, a Severina piace uscire con le amiche la sera, ma soprattutto ama dipingere, passione che ha avuto sin da piccola ma che è nata più avanti con l’età, anche se non fa quadri all’altezza di Leonardo o Raffaello se la cava abbastanza bene. Durante una festa organizzata da una sua amica conosce Michail Kandinsckij un ragazzo di origini russe dal comportamento appartato il quale sembra avere un fascino orientale,occhi neri capelli lunghi raccolti con un elastico,indossa pantaloni color cachi, una camicia a righe con un foulard al collo guarda gli altri ballare mentre si fuma una sigaretta. Vede che si avvicina una ragazza un po robusta che sta per prendersi del pounch. Michail appena la vede sembra tralunare inizialmente, non sa da che parte girarsi,ma soprattutto come ci si comporta, tuttavia la ragazza lo guarda con una sguardo ammaliante le uniche parole che riesce a dire sono “carina la festa. Chi l’ha organizzata?”e lei risponde “una mia amica si chiama Eleonora. E’ lei la festeggiata. Non ti ho mai visto da queste parti,sei carino,da dove vieni?” “Dalla Russia, precisamente da Mosca. Mi chiamo Michail, .Michail Kandinsckij, studio all’ Istituto d’Arte L. da Vinci.” “Piacere mi chiamo Severina Contorno,vengo da Rovereto, ho 15 anni e anch’io frequento l’ Istituto d’Arte L. da Vinci.” “Allora ci si vede. A presto.” “A presto.” Lei si allontana sorridendo tra se mentre Michail rimane appoggiato al tavolo del rinfresco un po trasognato. Non aveva mai provato sentimenti simili nei confronti di una ragazza, prima di abitare a Rovereto, quando stava a Mosca, riteneva che le ragazze che passeggiavano nella piazza Rossa non lo stimolavano con la loro presenza, le riteneva superflue e senza fascino.Sembra distaccato Michail,ma cerca di abituarsi al ritmo di Rovereto anche se all’inizio sembra avere delle difficoltà,comincia a frequentare un gruppo di ragazzi che mostrano dei rapporti di inimicizia, ritenendo Michail uno straniero che cerca di pavoneggiarsi per catturare l’amicizia delle ragazze. Quando lo vedono gli si avvicinano sempre di più, da non mollarlo quasi più. Ma quando vedono come si comporta al di fuori della scuola si fanno un’ altra opinione di lui, vedendo Michail che se ne sta in disparte iniziano a conoscerlo meglio e anche a frequentarlo. Michail da parte sua è interessato solamente ad una ragazza Severina che ha conosciuto alla festa di 18 anni di Eleonora,come prima cosa cerca di non essere molto insistente nei suoi confronti, quando arriva nelle vicinanze della scuola Michail entra in un bar dove prende un caffè, vicino alla cassa nota un ampolla di vetro con dentro delle rose rosso scuro cosi chiede alla barista se ne può prendere 6 e dopo averle prese si siede a un tavolino dove scrive un bigliettino di accompagnamento con la seguente frase: “Amo due cose te e le rose!Le rose per un giorno te per sempre!”,lega le rose con un elastico mettendo il biglietto all’ interno di esse. Saluta ed esce dal bar che si trova vicino alla scuola e vede Severina che chiacchera con le sue amiche. Incurante di ciò Michail si avvicina salutandola, “ciao Severina. Ti vedo molto raggiante stamattina.” “Sei molto solare.Ti donano molto i capelli biondi” “Grazie. Michail!” “di chi sono quelle rose che tieni nella mano destra?” “queste rose le ho prese per te. C’è anche un bigliettino all’ interno.” “sono bellissime,che carino che sei!”.Mentre lo ringrazia apre il biglietto rimanendo molto colpita dalle parole che ci sono scritte “Amo due cose te e le rose!Le rose per un giorno te per sempre!Lo sai che mi ha colpito molto questa frase!”“Grazie del complimento” “Dì la verità l’hai scritta o l’hai copiata da un libro?” “No, non l’ho copiata da nessuna parte te l’ho scritta io. E poi tu mi interessi molto”. La sera passano Severina con le sue amiche vicino casa di Michail, la sua abitazione si trova al primo piano che è visibile da fuori per via di un balcone con le inferriate antiche. All’ entrata del primo piano c’è un corridoio dal quale si arriva alle varie stanze, la casa è formata da un bagno, un salone con un divano e delle poltrone in cuoio, il tutto completo di una libreria con volumi di filosofia, romanzi di autori stranieri e italiani,enciclopedie ecc. La sua stanza è formata da un letto singolo, una scrivania, dei poster con Gandhi e Majakovskij, e un quadro dipinto da lui. Severina suona al citofono, Michail risponde ignaro della sorpresa. Severina sempre scusandosi gli chiede se è libero per andare in discoteca, Michail risponde “certo tanto non avevo niente da fare per stasera.” “dammi 5 minuti il tempo di cambiarmi” dopo essersi cambiato monta a bordo di una Volvo 342 Gl. La ragazza con i capelli rosso ingrana la marcia e iniziano a partire verso la discoteca “La bussola”, la quale si trova poco distante dal mare, mentre viaggiano inziano a parlare accompagnati dal sottofondo della radio che trasmette “Sotto il segno dei pesci” di Antonello Venditti. La ragazza dai capelli rossi, Eleonora chiede a Michail le ragioni per le quali è venuto a Rovereto: “Come mai sei venuto in Italia è precisamente a Rovereto per i tuoi studi?” “in verità oltre che per gli studi,è per fare nuove amicizie.” “E poi le ragazze della mia città sono fredde e insensibili” Saverina indispettita replica “senti Eleonora non è che con queste domande gli stai facendo il quarto grado?” “non è forse cosi?” “scusami Michail se ti sono sembrata troppo invadente, ma sono una tipa a cui piace parlare” “non ti devi fare nessun problema”. "Siamo arrivati" . Sevrina insieme a Eleonora e Michail con con le altre due amiche si dirigono all’ entrata della discoteca, si buttano subito sulla pista da ballo non sentono altro che la musica, assordante, e la voce di un dj che comincia che raccomanda di non eccedere con gli alcolici. Severina e Michail nel frattempo si siedono ad un tavolo e ordinano due tequila. Mentre stanno bevendo Michail le dice “sai non sono mai stato con una ragazza. Eppure quello che provo per te non l’ avevo provato per nessun’ altra.” “tu mi piaci Severina. Mi sei piaciuta dal primo momento che ti ho visto alla festa di Eleonora.” “sento di amarti come non ho mai amato nessuna” “non so cosa dire Michail. Queste tue parole mi hanno davvero colpita.” “voglio sapere se c’è qualcuno nella tua vita". “Se stanno cosi le cose non mi vedrai più.” “ma cosa pensi. Comunque ti assicuro che non c’è nessuno e non sto con nessuno.”A questo punto il dj manda un lento, gia dalle prime note si intuisce il brano de “Il tempo delle mele”, Michail e Severina si alzano dal tavolo e iniziano a ballare il lento, a questo punto sembra che il tempo si sia davvero fermato,come se quell’ istante fosse stato imprigionato per sempre.
Come in una fotografia, l’immagine che vi è contenuta resta nitida nonostante il passare del tempo. A poca distanza dalla discoteca su un promontorio si staglia la figura di un faro che illumina la costa sotto la luce di una luna piena, come se con la sua presenza volesse guidare le stelle che li accompagnano. Severina e Michail distaccandosi dalle amiche camminando lungo un marciapiede illuminato dalla luce dei lampioni, il mare con il suo andirivieni rende l’atmosfera ancora più magica di come è. Michail alza il braccio sinistro intorno alle spalle di Severina la quale sembra accettare il gesto di Michail senza discostarsi da lui, Severina contraccambia il gesto, si avvicinano al bagnasciuga della spiaggia, dove osservano il mare, il tutto trasmette una tranquillità impensabile, impalpabile direi. Michail vorrebbe congelare il tempo passato insieme a Severina, “tu sei proprio come questa luna. La quale non ha paura di mostrarsi per quello che è, ti rende molto intrigante” “se volessi paragonare la tua bellezza, la paragonerei a quelle stelle che non smettono mai di brillare nel cielo limpido della notte” “non sapevo che fossi anche un poeta” “queste parole sono sincere, non banali, e vengono dal profondo del cuore il quale non ha bisogno di un cervello per esprimere quello che sente”. Dopo averle detto quello che pensava di lei, inizia a baciarla come non aveva baciato nessun’ altra,quella notte per loro due sembra non avere un’ altra alba. Il faro con la sua luce mobile ispeziona melodicamente, lentamente il tutto. Rimangono da soli tutta la notte,il mattino seguente si svegliano accompagnati dal solo rumore dei gabbiani, la figura del faro alto 30 m si staglia sull’orizzonte dove il giorno prende il posto della notte. Adesso che le luci del faro si spengono per lasciare il il posto al primo crepuscolo che anticipa l’alba. Severina e Michail assistono al sorgere del sole il quale sembra esser uscito per salutare il loro risveglio. Severina non era mai stata cosi felice come la notte trascorsa. “Severina, ieri notte è stato bellissimo soprattutto perché c’eri tu al mio fianco” “anche per me è stato indimenticabile. Non me lo scorderò mai.” “penso finalmente di aver trovato la la mia metà. E sei tu Michail” “anch’io” “su, dobbiamo andare. Penso che le mie amiche si saranno ubriacate a forza di alcolici.” Michail e la sua metà si allontanano dalla spiaggia mano nella mano, raggiungono l’entrata della discoteca la quale ha chiuso i battenti, vicino all’ entrata ancora stordite dalla sbronza, sedute una di fianco all’altra su una panchina giacciono le amiche di Severina. Severina appena le vede le ammonisce con il suo fare “vedo che avete ecceduto come al solito” risponde Eleonora “chi è che parla? Dove sono?” “ah sei tu?Severina!” “mio dio!non mi ricordo niente della serata di ieri!” “eh! lo credo. Chissà quanti tequila ti sarai tracannata.” “ti prego!non cercare di fare la moralista del cazzo! Non mi sembra il momento!” “ti scongiuro Severì guida tu la macchina che io proprio non c’è la faccio!” “tanto come al solito tocca sempre a me accompagnarvi a casa.” ”Severina a bordo della Volvo accompagna Michail e le sue amiche le quali cadono in un
sonno profondo, Severina accenna un sorriso Michail gli risponde in modo
assai romantico “lo sai che sei proprio un angelo quando sorridi?” “sei come
l’acqua cristallina la quale nel suo discendere dalla sorgente rimane sempre
limpida senza mai cambiare il suo aspetto.” “credo che per oggi ho ricevuto
già troppi complimenti” “spero che questo che ti ho detto non ti abbia
offeso, Michail.” “a proposito ti andrebbe di venire ad un falò sulla
spiaggia? che ne dici” “ti prego non dirmi di no” “come potrei dirti di no
farei qualsiasi cosa per renderti felice, Severina” “però stavolta passo a
prenderti io” “ok Michail” “allora a domani, ti amo.” Michail viene a
prenderla sotto casa su una citroen, si è portato pure una chitarra
classica, la quale è riposta nel bagagliaio, insieme a della legna che serve
per fare il falò. La macchina arriva in prossimità della spiaggia dove
giacciono tre tronchi consumati dal tempo, intanto Michail e Severina
scendono dalla citroen dirigendosi verso la spiaggia, Michail cammina
portando alle spalle la sua chitarra e la legna da far ardere. Severina gli
cammina a fianco, improvvisamente un leggero vento comincia ad alzarsi
scompigliando i capelli a Severina. Michail inizia a sistemare la legna da
accendere, mentre Severina comincia a sistemare i tronchi. Michail dopo
aver acceso la legna, prende la sua chitarra e inizia a suonare delle
canzoni popolari, ma anche canzoni d’amore che dedica a Severina, a
fare da cornice al tramonto ci pensano le onde che si frantumano a riva. Il
cielo comincia ad imbrunirsi e la notte prende il sopravvento del giorno,
non c’è anima viva nei dintorni che manifesti presenza umana. “sai Michail
non vedevo una notte cosi chiara e limpida da molti anni” “pure a me, non
credere” “e poi questa luna, mi appare diversa dalle notti precedenti”
“la sua bellezza non ha eguali” “posso dire la stessa cosa nei tuoi
riguardi” “sai Michail, desidererei che notti così non finissero mai” “e poi
c’è una calma e una serenità le quali non esistevano prima!” “ma la cosa più
importante è che ci sei tu al mio fianco,che mi proteggi” “mi fai sentire
protetta e al sicuro” “non ti abbandonerò mai, te lo giuro!” lui l’abbraccia
e iniziano a far l’amore con una passione che non conoscevano di possedere
entrambi, “la tua pelle chiara è liscia come una pesca” “mi fà inebriare
l’odore che emana il tuo corpo, ha l’odore della vaniglia” “lo sai che anche
tu hai un buon odore anche se non riesco a distinguerlo chiaramente” “E’
molto forte il tuo odore mi arriva nelle vene” “forse è odor di muschio
selvaggio.” Al mattino dopo i due si ridestano svegliandosi, si rivestono
avvertendo nell’aria un profumo di cornetti appena sfornati,questo profumo
gli entra fin dentro le narici, segno che nelle vicinanze c’è un bar. “che
ne dici fare colazione?” “lo dici al momento giusto” “ho una fame” “allora è
deciso! cornetti e cappuccino!” Michail e Severina dopo essersi rivestiti e
Michail prendere la sua chitarra si dirigono presso il bar, dove chiedono due
cornetti alla crema e due cappuccini si siedono vicino al tavolo da dove
osservano il sorgere del sole e il volo dei gabbiani. E nel momento in cui
osservano il mare si chiederanno cosa c’è dietro l’orizzonte, chissà se
torneremo ai luoghi della nostra adolescenza e dei nostri incontri. Ma di
una cosa sono sicuri che affronteranno tutto questo insieme, anche se loro
due non credono molto nel destino o fato, come si suòl chiamare.
Sono gli artefici della loro vita e nessun’ altro può
manovrare la loro vita. Michail chiede il conto e insieme a lei si
allontanano verso la macchina,in prossimità della macchina a Michail suona
il cellulare è sua sorella Tatiana telefona da Mosca, la voce di Tatiana non è allegra, “Michail è successa una cosa terribile a tuo nonno” “dimmi che cos’ ha? è grave? Sta molto male?” “coraggio non farmi soffrire!” “tuo nonno è morto, aveva 74 anni,è morto ieri e l’unica cosa che
ha chiesto è stata quella di vederti per l’ultima volta, soffriva di un
tumore al fegato” “non si poteva curare, era in uno stato avanzato!”
“Tatiana non preoccuparti prenderò il primo aereo per Mosca” “a presto
Tatiana.” “chi era? brutte notizie?” “si. Notizia peggior di questa non mi
poteva capitare!” “Michail hai una faccia! che è successo?” “si tratta di mio
nonno Bakunin è morto ieri di un tumore al fegato” “mio dio…..!” “mi
dispiace molto Michail” “cosa posso fare per te?” “stai facendo gia
molto,soprattutto con il tuo sostegno.” “devo prendere il primo volo per
mosca!” “non ti lascerò da solo! voglio venire con te a Mosca” “E’ meglio di
no.!!” “almeno ti accompagnerò all’aereoporto.” “e va bene!!”

Trascorrono la notte a casa di Michail, la notte trascorre tranquilla, il
mattino seguente Michail si sveglia molto presto mentre Severina per un po’
si sveglia richiamata dal profumo del caffè appena fatto ed è Michail a
portarglielo a letto. “su coraggio ridestati. Non c’è miglior modo per
affrontare il giorno di un buon caffè” “ma è meglio se lo si affronta a
stomaco pieno” “ho preso dei croassaint al cioccolato, vedrai ti piaceranno”
“sono buonissimi” “sei il primo ha portarmi la colazione a letto” “nessuno
si è mai scomodato a tal punto nei miei riguardi” “spero di non averti
infastidito!” “ma che pensi, non lo dire per scherzo” “tu sei un angelo
azzurro disceso dal cielo” “il mio angelo!” “quanto zucchero nel caffè?”
“una. E’ più che sufficiente.” Durante il pomeriggio Michail sistema i suoi
oggetti nella valigia, insieme agli indumenti che si dovrà portare a Mosca,
passa il pomeriggio a passeggiare per le vie di Rovereto che gli sono cosi
familiari perchè proprio tra quelle vie ha trascorso la sua giovinezza,
lasciare quei luoghi gli fa molto dolore e gli riempie il cuore di amarezza
“sai provo un senso d’amarezza lasciando Rovereto, ma osservando questi
vicoli è come se lasciassi una parte di me stesso.” “è normale, provare un
senso di attaccamento nei confronti di questa città!” “Michail nonostante
questo devi smetterla di avere dei rimorsi, dei sensi di colpa ad
abbandonare questi luoghi!” Mentre camminano si avvicinano ad una villa
comunale dove Michail nota una ragazza seduta sulla panchina vicino ad una
fontana. La ragazza sembra assorta nei suoi pensieri. Anche Severina al
fianco di Michail la nota per un attimo,poi gira i suoi occhi verso quelli
di Michail “dì un po’. Hai mai visto quella ragazza?” “no. a dire la verità
è la prima volta che la vedo.” “su non farci caso!!!” La ragazza seduta
sulla panchina gira la testa per pochi secondi e li vede mentre
chiacchierano,anche loro incrociano il suo sguardo per poi allontanarsi. Al
momento Michail non conosce nemmeno il suo nome,la ragazza avrà si e no
14-15 anni, si chiama Roberta Franzbach.Ma per il momento Michail non sa
niente. Nel parco Severina e Michail si scambiano effusioni e baci nascosti
dietro un’ albero su una panchina per stare da soli. Severina ad un certo
punto intuisce che il suo compagno sembra pensieroso e glielo fa notare.
“Michail si può sapere che cos’hai? ti vedo silenzioso…pensieroso….!!!!”
“penso a mio nonno che non c’è più, a mia sorella Tatiana….”

“non devi fare cosi.!!” “vedrai che riuscirai ha superare questo brutto
momento.!!” “hai ragione. Non devono abbattermi queste sfide a cui la vita
mi sottopone!!..”Michail non pensa solo a questo ma anche alla ragazza che
aveva visto 10 minuti fa anche se Severina per il momento non si accorge di
nulla. Intanto il tempo continua ha passar veloce senza che loro due se ne
accorgono, “oddio….dobbiamo sbrigarci sono le 16.30” “devo andare subito
all’aeroporto, se nò perderò il volo per Mosca” dicendo questo si
allontanano dalla villa, mentre Michail con un cenno della testa saluta la
ragazza che risponde al saluto. Camminando su un marciapiede si avviano
verso casa di Michail, giunti all’ingresso salgono la scala per il primo
piano,Michail giunto nella sua stanza assieme a Severina apre una grossa
valigia riponendo vestiti,libri,due paia di scarpe ecc. dopo averla riempita
,chiamano un taxi che li porta all’aeroporto di Treviso,dopo aver pagato il
tragitto entrano nell’aeroporto con un po’ di anticipo “sei sicuro di aver
preso tutto?” “non ti sarai dimenticato niente?” “sta tranquilla” “ma che
fai? Piangi?” “è solo che non sono abituata ha rimanere da sola!!!” “su sù
piccola non fare cosi!!” “non sai quanto mi costa lasciarti a Rovereto” “di
una cosa puoi stare sicura!che tornerò presto” “avanti su sorridi” “devi
stare tranquilla non mi succederà niente di male.” Dopo aver detto questo,
Michail la saluta dirigendosi verso la dogana dopo un controllo da parte
della polizia “ci scusi ma dobbiamo controllare tutte le valigie non si sa
mai!!!” “fate pure è il vostro dovere” “ci scusi ancora” dopo aver
constatato che è tutto regolare passano al prossimo passeggero e Michail si
dirige verso il Check-In l’hostess timbra il biglietto e lo riconsegna “buon
viaggio” e Michail va verso l’aereo salendo i gradini si siede al posto n.
30 dopo essersi sistemato assieme agli altri passeggeri chiudono le porte
dell’aereo e incomincia la partenza. L’aereo inizia il decollo dall’
aeroporto di Treviso per fare poi una virata in direzione di Mosca, l’aereo
inizia ad alzarsi in quota, Michail guarda dal finestrino dell’aereo il
panorama del cielo che comincia ad oscurarsi per ingannare il tempo ha preso
un libro di cronaca nera, per aggiornarsi sugli ultimi casi ai quali non è
possibile trovare i colpevoli. Il volo procede spedito e senza inconvenienti
l’ aereo compie un itinerario passando i cieli dell’Austria, della
Repubblica Ceca,della Polonia,passando infine per la Bielorussia,prima di
arrivare a Mosca. Prima di varcare il confine con la Russia l’aereo subisce
delle turbolenze dalle quali inizia ha perdere quota e ha precipitare nei
pressi di Minsk. La sua discesa prosegue sempre più tanto che il capitano è
costretto ha chiamare aiuto tramite la radio. Dalla torre di controllo di
Mosca vedono l’aereo discendere sempre più tanto che chiamano i soccorsi
della città di Minsk, sperando che aiutino l’aereo in difficoltà.

Il comandante grazie comunque alla sua esperienza di pilota riesce per un
certo tempo ha riprendere i comandi del velivolo non riuscendo però ha
evitare l’impatto violento. Lo schianto sulla pista d’atterraggio è uno dei
più violenti che si siano verificati nella storia dell’aereonautica i morti
sono più di 30 e i feriti 35. Sulla pista di atterraggio accorrono i
pompieri i quali cercano di spegnere le fiamme che avvolgono l’aereo i
feriti intanto vengono soccorsi dalle autoambulanze riportando oltre a
traumi anche lesioni gravi tra i feriti scampati al disastro c’è Michail
Kandinsckij il quale è riuscito ha salvarsi dalla morte. La televisione
annuncia il disastro aereo alle ore 19.15 a pochi kilometri da Mosca
inizialmente dando la lettura dei morti annovera un ragazzo di origini russe
nella lista di quelli che non c’è l’ hanno fatta,Severina incollata al
televisore non smette di piangere per quello che è capitato a Michail anche
se non sa ancora che Michail si trova tra i feriti ma non è in pericolo di
vita. Più tardi nell’edizione straordinaria del tg delle 20.00 si scopre che
il ragazzo di origini russe è nella lista dei feriti, Severina tira un
sospiro di sollievo,anche se è rimasta comunque scioccata dal tragico evento
accaduto nei pressi di Minsk dell’ aereo dell’Alitalia. Non riuscendo ha
stare ferma per un minuto prende il primo volo per Minsk arrivando in tarda
mattinata scopre che Michail è ricoverato in un ospedale che si chiama
Karminà quando lo vede nella stanza lo abbraccia piangendo come non aveva
mai pianto in vita sua. “sono stata in pensiero per te” “credevo che non ti
avrei mai più rivisto” “avevano dato la tua scomparsa tra i morti!!” “per
fortuna ho avuto solo delle piccole fratture e delle contusioni lievi” “i
dottori dicono che il mio fisico è forte e che c’è la farò ha guarire
presto” “è una notizia stupenda, non sai quanto ho pregato per te !!”
“allora le tue preghiere sono valse a qualcosa” dicendo queste ultime
parole decidono di rimanere in ospedale per quella nottte il giorno dopo
ripartono alla volta dell’Italia dove Michail potrà seguire un percorso di
riabilitazione. Gli effetti della terapia iniziano ha farsi vedere Michail
da questo momento in poi viene dichiarato dai medici guarito, Michail
ritorna ha far la vita di sempre è riuscito pure ha laurearsi in pittura
diventando un ottimo pittore. Per Severina le cose vanno meglio di quanto
non si direbbe adesso lavora a tempo pieno nell’ associazione per i diritti
degli animali tuttavia non smette di vedere Michail che ha deciso di vivere
per sempre al suo fianco.

Passano gli anni ma l’immagine di quella

ragazza vista al parco seduta sulla panchina non è riuscito ha dimenticarla,

Michail si trova a Parigi dove ha aperto uno studio di pittura ma per il

momento non riesce ha trovare una modella che posi per lui,camminando lungo

i boulevard vede una ragazza con i capelli corti che sembra un maschio ma

non lo è, sta appoggiata sul muretto di un ponte, si avvicina a questa

ragazza la quale lo saluta girando la testa quando lo guarda gli scappa un

sorriso, Michail non si aspettava questa reazione “lo sai che sei molto

bella quando sorridi” “è per il mio aspetto,forse sono i baffi!!!” “come ti

chiami?” “Roberta Franzbach, cosa vuoi? Non vorrai cercare rogne?” “niente

affatto. Sono alla ricerca di una modella per fare alcuni ritratti!” “ho

girato quasi tutta la città anche se non ho avuto molto successo!!” “guarda

tu saresti perfetta” “non voglio importi una cosa che non vuoi, dovrei fare

alcuni ritratti anche se però adesso non ho trovato nessuno che si prestava

a queste cose!!” “perché no. Non sarebbe una cattiva idea.”dopo aver detto

questo se ne vanno verso una fontana dove c’è un ragazzo che suona la

fisarmonica cercando di raccogliere qualche soldo.







Lo osservano da lontano, “secondo te sarei adatta per farti da modella?non

lo mai fatto prima d’ora,capisci?” “non lo posso dire ancora. La paga non è

molto alta te lo dico.Non t’aspettare chissàche !!” “non importa, per

adesso” nelle vicinanze una persona anziana cerca di vendere delle rose

rosse appoggiandosi ad un vecchio bastone,ha una gobba e per questo motivo

cammina curva curva. Michail si avvicina a lei e ne compera 5,dopo averle

pagate torna da Roberta e gliele consegna “sono stupende!!” “lo sai che

quando sorridi sembri carina!!” “grazie non sono abituata ha ricevere tanti

apprezzamenti,sai?” “non mi dire che c’è l’hai con me?” “no. Non ti fare

problemi.!!!” Detto questo si avviano verso lo studio di Michail,arrivati

allo studio il quale non è molto grande,Roberta rimane un po’ ad occhi

aperti “ti piace da domani inizieremo ha lavorare” “Roberta mi piacerebbe

che ci dessimo del tu da ora in avanti.!!” “e mi raccomando di una cosa la

puntualità” “va bene non ti preoccupare Michail!!”Roberta lo saluta e si

allontana e mentre si allontana ripensa a quando era adolescente la sua vita

non è stata delle migliori a questo punto le immagini di quella vita a cui è

stata costretta ha vivere le tornano in mente come se potesse viaggiare

indietro nel tempo. Roberta nasce in un contesto di Parigi che appare

devastante essendo la seconda di quattro figli è costretta ha sostenere il

peso della famiglia e anche quello dei suoi fratelli purtroppo non riesce ha

trovare un lavoro fisso all’epoca poiché nessuno vorrebbe una bambina di 11

ha lavorare né come lavandaia, come aiuto di bottega,ecc.

E’ costretta ad accettare un lavoro che inizialmente aveva rifiutato perché
non voleva fare quel mestiere, che è quello della prostituta, a lei non
piaceva nemmeno battere la strada ma per cercare di aiutare la sua famiglia
e portare a casa qualcosa non pensa più di due volte. Entra in un mondo che
anche se quando si superà la maggiore età è difficile abbandonare,poiché le
aspettative di un futuro concreto non arrivava mai,passa quasi tutta la sua
adolescenza nelle grinfie di uomini che la sfruttano ad ogni ora della
giornata il guadagno è consistente lei col suo corpo ci guadagna,arrivata
verso i 25 anni decide di denunciare i suoi aguzzini che la tenevano
segregata come un’ animale. Li denuncia perché è ormai stanca di essere una
prostituta,vorrebbe uscire da questo tunnel di prostituzione,decide di
raccontare tutto alla polizia la quale arresta i suoi padroni e cercando di
mettere in regola lei e le sue compagne. A lei sarebbe piaciuto studiare
,farsi una cultura ma è ormai tardi per frequentare una scuola, e poi
richiederebbe molti soldi che in questo momento lei non possiede,per questo
motivo accantona l’idea. Nonostante questo frequenta la biblioteca di Parigi
visto che a lei piace molto leggere, in questo modo cerca di farsi una
cultura per conto suo. Dopo esser giunta a casa i pensieri che riguardavano
il suo passato vengono accantonati per il semplice fatto che è stanca e
vorrebbe riposare. La mattina seguente esce presto di casa per andare allo
studio di Michail per iniziare ha lavorare come modella,prima però passa al
Caffè Maudit ha prendere una briosce per colazione, la città sempre
frenetica come sempre, la quale non perde mai il suo ritmo, il sole le
illumina il viso e le fa risaltare gli occhi i quali sono di un’ azzurro
mare, la radio del Caffè trasmette in versione francese Vedrai,vedrai di
Luigi Tenco il cantautore amato da Roberta ed è lo stesso Tenco ha cantarla
in francese. Si avvia verso lo studio dove Michail la accoglia con un buon
umore “ti sei riposata?Sei pronta?” “ti va un caffè?Lo faccio subito,
intanto sistemati!!”dopo 10 minuti eccolo col caffè caldo “che buon profumo”
“quanto zucchero?” “lo prendo amaro, grazie” Roberta inizia ha spogliarsi
mettendosi sul divano mentre Michail prepara i colori e le matite con cui
disegnare, ha coprire Roberta c’è un velo che gli ricopre le parti
intime,lei sembra a suo agio, è molto tranquilla.
Nei giorni che susseguono dipinge sempre lo stesso nudo,che sarebbe lei ma
in ambientazioni diverse, “Michail da quanto tempo sei a Parigi?” “Alcuni
anni mi piace molto come città l’adoro, anche se sono stato prima in
Italia.” “cosa ti ha portato a Parigi?” “ti sei lasciato con una ragazza?”
“per adesso no” “avevo bisogno di cambiare aria” inizia ha disegnare le
linee del corpo di Roberta il quale non ha nessun difetto, e molto armonico
il suo corpo, sembra una Venere. “Michail la tua ragazza deve essere molto
fortunata ad averti vicino,come si chiama?” “Severina. Severina Contorno
l’ho conosciuta a Rovereto nel Friuli. In un giorno solo termina una tela,il
merito è soprattutto di Roberta, si presta bene come modella,il loro
rapporto non è solo lavorativo Michail frequenta Roberta la quale non
disdegna le attenzioni di Michail le loro serate le trascorrono insieme
l’uno accanto all’altra, Roberta le trasmette gioia di vivere, tenerezza,
simpatia. Michail le propone di fare un viaggio in Italia “ti andrebbe di
venire in Italia?Certo perché no?
Passano la notte in una stanza di un’ albergo di Parigi pagata da Michail.
“Mi sono innamorato di te, mi sembra di fare una sciocchezza” “non è vero
Roberta tu sei più di una modella” “sai Michail non sono stata sincera con
te?non sai tutto di me?” “che vuoi dire?” “prima di conoscerti faceva la
prostituta vendevo il mio corpo a gente a clienti molto in su con
l’età,facevo una vita dissoluta vivevo in condizioni misere!!” “sono stata
costretta ha fare la prostituta per provvedere alla mia famiglia e ai miei
fratelli,non avevamo niente da mangiare,morivamo di fame,mio padre tornava
tutte le sere ubriaco, mia madre non trovava uno straccio di lavoro non la
prendeva nessuno e mio padre si accaniva quasi sempre con lei e ci
rimettevano anche i miei fratelli i quali cercavano di difenderla!!!” “mi
lasci senza parole,devi aver sofferto molto,non mi avevi mai parlato di
queste cose?” “avevo paura che ti facessi una brutta opinione di me,pensavo
che non mi avresti voluta ha lavorare presso di te” senza rendersene conto
le lacrime le scendevano sul viso senza rendersene conto!!”Michai le si
avvicinò cingendola con un forte abbraccio “Roberta non ti devi più
preoccupare di niente, da oggi in poi non ti farò mancare niente” “e’ poi io
ti amo, non me ne frega più niente di Severina che se ne vada al
diavolo!!”Il mattino dopo abbandonarono Parigi,alla volta dell’ Italia,
Michail a bordo della sua Ducati 999 parti da Parigi con Roberta alla vota
dell’Italia senza nessun rimorso da portarsi dietro.

Decidono di trascorrere i loro giorni a Roma la capitale del mondo ci
restano per più di una settimana,decidono di prendere una casa nel quartiere
tuscolano, ma quando le cose si stavano mettendo per il verso giusto Michail
si caccia in un guaio più grande di lui. Inizia ha drogarsi, frequentando
una banda di ragazzi i quali conosce nel quartiere più malfamato di Roma:
l’Eur frequentato sia da tossicodipendenti che da fascisti,inizia col
consumare le droghe leggere passando dall’eroina alla cocaina, dalla
marijuana all’haschisc, fino all’assunzione di pasticche per passare infine
agli acidi. La sua esistenza viene minata da questi individui i quali non
hanno nessuno scrupolo nei suoi confronti,per loro non è che un lavoro, per
fortuna rientrando in casa lo vede che non sta bene che non ragiona “Michail
che cos’ hai? “chi è che parla?c’è qualcuno?no mi sarò sbagliato!!” Roberta
lo trascina in bagno cercando di poterlo rianimare ma quando entra in bagno
scopre la causa per cui Michail è in quello stato trova 5 siringhe usate dei
cucchiai che sono stati usati per riscaldare la cocaina, “ora capisco perché
non mi rispondevi, come hai potuto farlo” “che motivo avevi per fare una
scelleratezza del genere? Non ha alcun senso?”.

A questo punto prende il telefono e chiama un centro di disintossicazione
per ricoverarlo,trova dei posti liberi per tossicodipendenti,il mattino
seguente lo prelevano per portarlo alla comunità Si può uscire dal tunnel
per fortuna riescono ha salvarlo nonostante tutto, ma la riabilitazione
e la disintossicazione avvengono in modo graduale anche se le prime volte
Michail tenta disperatamente di evadere dal centro,ma i suoi sono dei
tentativi vani. I giorni seguenti li trascorre attraverso dei colloqui e il
confronto di altri pazienti affetti dagli stessi sintomi,ma il centro da
solo non basta, per questo i medici parlano con Roberta dicendogli di fargli
assumere alcuni farmaci contro le crisid’astinenza e le possibili ricadute
la terapia funziona Michail grazie all’aiuto e al sostegno di Roberta riesce
alla fine ha disintossicarsi completamente. Ma gli spettri sono sempre
dietro l’angolo,Roberta in cuor suo cerca di allontanarlo dalle
frequentazioni che aveva instaurato.
Ma per fare ciò è opportuno partire di nuovo alla volta di una città che sia
libera di spacciatori e tossicodipendenti e decide di andare a La Corunà
dove Michail trova degli amici veri che non lo abbandonano neanche un
momento e la sua vita riprende con lo stesso ritmo di quand’era a Parigi,
gli spettri per fortuna si sono allontanati dalla sua vita. Michail decide
di acquistare un narghilé e lo trova ad un prezzo ragionevole, è alla mela
verde Roberta alla vista di quell’ oggetto rimane perplessa perché non
sapeva che uso si potesse farne “è questo che sarebbe Michail? Dove l’hai
preso?” “è un narghilé non ne hai mai sentito parlare?” “sinceramente no!!!”
“lo usano soprattutto nei paesi arabi quando finiscono di mangiare,li aiuta
ha digerire meglio,non allarmarti non c’è nessuna erba tipo marijuana o
altro!!” “ne sei proprio sicuro?ne hai la certezza assoluta?” “dai su non
essere scettica,provalo!!” Roberta dopo aver sentito Michail prova il
narghilé “avevi ragione non è male?e poi il gusto di mela verde mi piace
molto!!!!” La sera escono per trascorrere la serata in uno dei tanti locali
di La Corunà ad un tratto Michail assiste alla vendita di bustine di cocaina
vicino ad un parco pubblico, ma non si è interessato più del dovuto “che
stavi guardando?” “niente di rilevante.”

Entrano in un pub e ordinano due birre vicino ad un tavolo da biliardo c’è
un internet cafè dove alcuni ragazzi stanno chattando in rete. “sono quasi
le 11.00 che ne dici di passeggiare sul lungomare?” “non è una cattiva
idea?” all’uscita del pub vengono investiti da un vento freddo, ai quali non
erano abituati “che freddo non ho niente di pesante?” “prendi il mio
giaccone con questo starai un po’ al caldo!!” le luci dei lampioni
illuminano i loro visi creando dei giochi di luci ed ombre, “Roberta mi
sento proprio bene,sei rimasta al mio fianco anche nei momenti drammatici
quando ero sotto l’effetto della droga, non ti allontanata un attimo da me,
mi hai prestato le tue cure quando gli si allontanavano da me come se avessi
la peste!!” “ho capito che non c’è l’ avrei fatta da solo senza il tuo
sostegno,se sono riuscito a non ritornare nel tunnel della droga lo devo
anche a te!!” “Michail l’avrei fatto anche per chiunque fosse caduto nella
stesse situazione!!” “è molto duro per i tossicodipendenti il ritorno nella
società, perché la gente non vede di buon occhio il loro reinserimento
perché credono che da un momento all’ altro possano ricadere di nuovo e
mettere a repentaglio anche la vita dei loro ragazzi!!!” “le parole che dici
non fanno neanche una piega!!!” “è la verità, perché li ritengono dei
diversi e la gente assume caratteri discriminatori ritenendoli incapaci di
costruirsi un futuro su solide basi, un’ avvenire senza nessun tipo di
problema..!!”
Michail rimane affascinato dalle parole di Roberta perché rispecchiano
quello che la realtà è,è non si può fare niente per cambiare le cose
nonostante le molte associazioni che si battono per costruire un futuro ai
tossicodipendenti e salvargli la vita. Si affacciano su una ringhiera
guardando la luna che si riflette nell’ oceano atlantico,un’ oceano freddo.
“sai cosa ho deciso per il mio lavoro di domani? Farò il volontario nella
cura dei tossicodipendenti.” “quello che hai deciso di fare è un lavoro che
richiede molti sacrifici, lo sai questo? Non pensare che puoi cambiare il
mondo dall’oggi al domani,nessuno c’è mai riuscito e tu non sarai il primo
ha farlo, lo capisci almeno questo?”
Si avviano vicino all’oceano dove Michail la copre di baci e carezze,la
bacia con un lungo ed appassionato bacio cercando di rendere l’atmosfera
ancora più magica. Passano la notte in una stanza di un’ albergo qualsiasi,
Michail comincia ha dedicarsi anima e corpo al nuovo lavoro che deciso di
fare quello del volontario,non dimenticando le parole di Roberta,nel centro
di disintossicazione dove lavora attualmente ricade nel vortice dell’eroina
dal quale era riuscito ha smettere, non dice niente neanche a Roberta la
quale rimane ignara di cosa sta passando. Una mattina alzandosi di buon ora
sveglia Michail il quale sembra dormire senza neanche aver sentito la
sveglia,Roberta cerca di svegliarlo ma non ottiene nessun risultato “Michail
svegliati farai tardi al lavoro,muoviti? Si può sapere che ti è preso?”
cerca di girarlo “sbrigati o farai tardi proprio il primo giorno..!!”Senza
ottenere nessuna risposta mette la testa sul suo torace dove non sente
battere il suo cuore,per essere più sicura decide di chiamare un medico,
mentre aspetta l’ arrivo del medico gli sente il polso ma non c’è risposta.
L’arrivo del medico non cambia le cose,l’esito del parere del medico risulta
negativo, “signorina Roberta il suo ragazzo è morto di overdose a causa di
un consumo eccessivo di eroina” “mio dio non mi aveva detto niente e io come
una stupida ci ho creduto.” “può darsi che senza che glielo avesse detto ha
continuato ha drogarsi di nuovo.”Proprio in questo periodo Michail aveva
cominciato ha uscire di casa la sera promettendo di non fare molto tardi la
notte durante una delle sue serate conosce un tizio di nome Manuel il quale
vende della roba pregiata di prima qualità,lo spacciatore gliela vende ad un
prezzo più che ragionevole e ogni giorno senza che Roberta lo venga ha
scoprire, inizia col sniffare la cocaina per poi continuare ha bucarsi con
metadone,eroina, anfetamine, acidilisergici, peiote ecc. Il suo funerale
avviene sotto un sole cocente,ha presenziare c’è un prete spagnolo oltre a
Roberta e alla sorella Tatiana alla quale era legato da un profondo
affetto.Si decide alla fine come luogo di sepoltura il cimitero di Perè la
Cheuse
a Parigi.Il cimitero famoso dove riposa il cantante Jim Morrison

morto nel 1971 a causa di una overdose di eroina oltre a Proust, e ad altri
scrittori maledetti.
Roberta non ha voluto affiggere nessun manifesto poiché voleva che la
cerimonia fosse privata. Sulla lapide la sua foto che lo ritraeva giovane
con quei suoi occhi che sapevano guardare lontano, ‘te ne sei andato via da
questo mondo troppo in fretta senza poter conoscere quello che la vita aveva
ancor in serbo per te, non dimenticherò mai la tua disponibilità, il tuo
affetto,la tua voce e il tuo ricordo rimarrà sempre dentro di me.’