Il Natale
E’ ormai passato il periodo di natale, oltre a Capodanno, stiamo vivendo questo nuovo anno, “il 2008” che secondo alcuni sarà ricco di sorprese, sarà pieno di ottimismo, secondo un noto poeta che si chiama Tonino Guerra “l’ottimismo è il profumo della vita” frase citata nelle primissime pubblicità dell’ UniEuro, che sarebbe una catena di negozi di elettrodomestici e altro. Secondo altri che ci sarà sempre positività, e che non ci può essere niente che guasti quest’anno. Tuttavia la guerra in Afganistan sta continuando senza tregue, la quale sembra non fermarsi mai, i morti continuano ad esserci sia da parte della fazione americana che per i talebani e gli altri gruppi islamici. Però non puoi neanche girarti indietro, perché lo spettro del terrorismo è sempre in agguato, quando meno te lo aspetti, pronto ha colpire senza che tu te ne renda conto. A volte ti capita di finire nel bel mezzo della guerra la quale non conosce soste, la quale non si ferma neanche nei giorni di festa. E poi? Perché dovrebbe interrompersi e ricominciare di nuovo? Perché c’è il Natale, il Capodanno, l’Epifania? La guerra non ha nulla da festeggiare, si saprà sempre quando è iniziata ma non si saprà mai quando avverrà la fine. Ritornando al tema di cui stavo parlando per me la parola Natale non ha nessun significato, nel senso che oggi questo termine viene usato solo ha scopo di lucro, per un principio di marketing, serve solo ha pubblicizzare ed incentivare prodotti, che in altri periodi non riuscirebbero ad andare a ruba. E oramai passata anche la befana che nell’immaginario collettivo è la moglie di Santa Klaus la quale il 6 di gennaio ha bordo della sua scopa porta un sacco pieno di regali per i bambini che non si sono comportati male oltre a dolci, insieme al classico carbone, per quelli che non hanno avuto una buona condotta. Proprio in questa sera scende attraverso i camini riempiendo la calze appese al camino con un’infinità di dolci. L’epifania come festa comunque ultimamente viene anch’essa strumentalizzata dai media, in modo inappropriato. Sia nel periodo di Natale, che in quello dell’Epifania, si perde il senso pratico del termine, si tende ha fare regali, che poi alla fine o non piacciono o non sono graditi perché alla persona a cui si fa il dono, non è di suo gradimento.
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