Linda una ragazza come tutte le altre oppure no? Questa è la domanda che si pone, Linda è una ragazza che si frappone in una coppia come quella di Alice e Luis, è il destino che si intromette a guastare un’ armonia che viaggiava sulla stessa lunghezza d’onda.
Luis non pensa neanche per un istante, che Linda e Alice si possano incontrare e avere un duro scontro, o invece che nessuna delle due possa sospettare minimamente che il compagno loro sia lo stesso.
Siamo verso la fine dell’ autunno, in un viale tutto ricoperto di foglie tutte appassite, di quel giallognolo – marrone, Linda sta dando da mangiare a dei piccioni, quando vede che si avvicina una ragazza molto magra, con gli occhi castani e i capelli che sanno di cannella, dopo che passa mezzora iniziano a parlarsi; “Sa io vengo quasi sempre in questo viale, mi piace dar da mangiare ai piccioni, vedere i bambini giocare tra di loro, e le signore di una certa età a parlare del tempo che fu, dei loro primi amori, delle loro amarezze, delle gioie e i dolori della vita” “anch’io su alcuni aspetti sono così, mi piace soffermarmi su certe cose anche se insignificanti.” “Io è da un po’ di giorni ho incontrato qualcuno, che mi ha fatto battere il cuore non mai, che mi ha fatto provare sentimenti sui quali non contavo di avere o di possedere” “Si. E’ proprio così sono innamorata come non mai, il mio amore si chiama Luis, è di una bellezza sconvolgente” . Le due si lasciano ad un appuntamento prossimo, sempre alla stessa panchina che le ha viste al loro primo incontro, questa volta Linda si porta una fotografia di Luis, cosa che fa anche Alice, “sono contenta che sei venuta Alice” “come vedi Linda sono una che non viene mai a un appuntamento, questo lo vedo” cominciano ad abbracciarsi come se fossero amiche di lunga data, la vicino c’è un venditore di gelati, “Alice ti va un gelato, sai questo gelataio li fa buonissimi, non li devi perdere” Ok mi fido, dopotutto, avevo proprio voglia di un gelato.” Detto questo si dirigono verso il gelataio, “Buongiorno mi dia un cono alla nocciola e stracciatella” “e per lei signorina cosa le do?” “Anche a me un cono però vaniglia e cioccolato” “arrivederci” “buongiorno a voi” e si allontanano dopo aver pagato, “sai ho portato con me una fotografia di Luis” Alice quando sente il nome di Luis sente come un brivido che gli sale lungo la schiena, pensa fra se che non sarà lui, fino a quando non vede la fotografia di Linda, “che c’è Alice? Sembra che tu abbia visto un fantasma” “no no, questo mia cara Linda non è un fantasma ma il mio ragazzo, che ha quanto pare ha tradito sia me che tu, non ci sono dubbi” “allora se stanno così le cose non vedo il motivo per cui noi non dobbiamo fargli una bella sorpresa.” “Allora andiamo cosa stiamo aspettando” detto questo salgono sullo scooter di Linda e si dirigono verso la casa di Luis, che nel non si era mosso da lì.
Sia a Linda che ad Alice nelle loro testa frullano mille interrogativi alle quali non sanno dare una risposta: “perché proprio a loro due? Come mai questo comportamento da parte di Luis? Perché Luis non è ha voluto parlare con nessuna delle due?” Questo e molto altro, Linda e Alice intanto sono arrivate sotto casa di Luis, Luis in quel preciso istante si stava facendo una bella doccia rinfrescante, sopra il letto aveva una camicia bianca, un paio di pantaloni neri, una cravatta blu scuro, la giacca nera e il paio di scarpe di cuoio nere.
Dopo essere uscito dalla doccia, si mette un po’ di dopobarba, oltre al profumo Malizia, si sta’ vestendo in modo elegante segno che dovrà uscire di lì a pochi minuti.
Alice e Linda salgono velocemente le scale che le porteranno all’ appartamento di Luis, Luis non immagina neanche quello che accadrà di a poco, non sa che due forze della natura inarrestabili nel vero senso della parola si fionderanno su di lui come un’aquila reale che si avventa su un’ ignara lepre.
Proprio mentre si sta mettendo la cravatta blu scura, suonano al campanello della porta, “Arrivo datemi un attimo, che sto arrivando” nell’ aprire la porta si ritrova davanti Alice e Linda in un solo istante, rimane scioccato come non lo era mai stato. “Ciao Luis a quanto pare sei sorpreso nel vederci tutte e due assieme, i giochi mio caro sono finiti, adesso dovrai fare tutto quello che ti diciamo, non avrai neppure un’ ora di riposo” “è chiaro oppure no?” “Non ingannerai più nessuno, dovrai convivere con noi due, e per renderti le cose più facili abbiamo stilato un’ agenda del giorno con orari e giorni in cui starai con una e con l’altra, ad orari diversi questo si capisce.” Quando Luis vede la lista con tutte le cose da fare, gli viene uno svenimento, Luis pensa fra sé “questo è un’ incubo o la realtà? E’ stato solo un brutto sogno? O che che cos’altro?” Ma questa e la realtà dove chi crede di vivere, due vite nello stesso momento ad un certo punto si trova spiazzato quando il proprio destino si ripresenta sotto tutt’altro aspetto, Luis questo lo ha capito troppo tardi e non riuscirà più ad uscire da questa intricata matassa.
sabato 4 luglio 2009
L'incontro
Luis ha incontrato una ragazza che non ha mai visto, ne conosciuto mai, si chiama Alice a 23 anni e viene da Ragusa, da una terra piena di aromi e di profumi che si erano mai sentiti prima. Lei ricorda il vento che sfiora le palme, il mare che col suo impeto si infrange contro gli scogli, generando la schiuma bianca. Si incontrano quasi per caso, lui va nel laboratorio di restauro pittorico, la vede in tutta la sua bellezza, ricorda le bellezze dell’ antica Grecia, i suoi occhi castani, hanno un forte richiamo per Luis, il quale, essendo albanese, non aveva mai visto, ma non potrà certo scordare il profumo dei suoi capelli che sanno di cannella e di miele. Luis con una scusa la invita a uscire fuori visto che lei deve abitare in Accademia, e difficilmente ritorna in Sicilia a Ragusa, le manda un mazzo di rose rosse, con un biglietto: con uno scritto che dice “Tra tante ragazze ho incontrato una dea vestita d’oro, la quale emanava una forte luce e in questa luce ho ritrovato la mia strada che avevo perso lungo il cammino” leggendo il biglietto Alice gli si butta tra le sue braccia, e lo bacia come non aveva mai baciato nessun’ altro, respirando il suo forte profumo che sapeva di qualcosa d’orientale. “Luis sono rimasta esterrefatta, senza fiato mi hai colto di sorpresa” “ti ringrazio, nessuno mai mi aveva fatto dono di questo omaggio” “Alice tu sei stata la prima donna per cui provi dei sentimenti” dicendo questo dalla sua bocca usciva un bellissimo sorriso, lei gli si avvicina e se ne vanno in macchina in città, per uscire dall’ ambiente dell’Accademia di belle arti “da Vinci”. A bordo della loro cabrio, color rosso-porpora, si allontanano strada facendo, Luis gli mette il braccio intorno al collo di Alice, la quale si avvicina al suo virile petto, “sai Luis insieme a te mi sento protetta come non mai, non so spiegarti il perché ma provo questa sensazione” , si fermano lungo una piazza dove decidono di fare una lunga pausa, per concedersi un po’ di relax, Luis va dentro un bar dove fanno il gelato artigianale e decide di prendere due coni gelato uno con cacao e vaniglia e l’altro interamente alla nocciola, gusto che piace molto ad Alice, la quale ne va matta. Il giorno seguente Alice, che abita in un appartamento non molto lontano dall’accademia, si sveglia per andare all’ accademia di belle arti “Vinci”, una sua collega, intanto, prepara dentro una moka il caffè, Rita prepara le tazze per Alice, Jessica anche loro siciliane, oltre a prendere dei biscotti al cacao, in quel momento il caffè stà fuoriuscendo dalla moka, Rita coi suoi ottimi riflessi spegne il fornello del gas appena in tempo prima che il caffè possa traboccare,Jessica si risveglia assaporando l’aroma del caffè appena preparato. “allora dimmi Alice come è andata con il tuo amore Luis, ieri pomeriggio?” “da sogno. E’ tanto dolce e romantico, mi fa sentire a mio agio” “cosa è successo ieri pomeriggio ragazze?” “come non lo sai Je’ ieri Alice è stata con Luis” “ti invidio proprio Alice, sai?” “potessi trovare anch’io qualcuno come Luis?” dicendo questo Jessica prende la sua tazzina di caffè e lo assapora paino piano. Il giorno è appena sorto e Alice non vede l’ora di rivedere Luis, la quale gli manca molto, detto questo si sistemano le proprie cose nelle borse e partono sull’auto di Rita. Luis si trova nel laboratorio di restauro del legno, nel lavoro di pulire a lucido i tasti di un’ organo, in quel momento passa Alice la quale saluta a tutti, ma in modo speciale a Luis, sembrano due innamorati anteriore, quelli di una volta i quali si scambiavano dolci effusioni, baci che sono tutt’ altro che rubati. Maria Rita che li osserva a poca distanza da loro dice “sembrate una bella coppia, la quale non affronta crisi di nessuna sorta” “hai proprio ragione Maria Rita”, dopo aver detto questo Alice lo saluta come sa fare lei e si dirige verso il laboratorio di restauro pittorico. Il prof. dice a Luis “ti sei proprio trovato una bella ragazza” “se posso darti un consiglio tienitela stretta che è difficile trovare ragazze come Alice al giorno d’oggi” “non si preoccupi per questo, non sono il tipo che commette degli sbagli”, Maria Rita riprende quello che aveva interrotto. Luis è un ragazzo che non ha avuto un’infanzia non molto felice, Luis essendo originario di Tirana, a Tirana le scuole e non solo quelle non erano in un buono stato. Infatti la maggior parte dei ragazzi ha dovuto lavorare in giovane età, poiché i genitori non avevano i mezzi sufficienti per mantenere i propri figli, Lui ha potuto studiare fino alla terza media, le superiori le ha dovute fare in Italia, a Bari presso un istituto superiore, dove c’erano classi miste. Nell’accademia dove studia tuttora Luis si trova in Calabria, Luis è il terso di una sorella che si chiama Irina e di un fratello Nikolaj, Nikolaj e Irina sono dovuti rimanere a Tirana, in Albania perché non c’erano soldi sufficienti per il viaggio per l’Italia, per loro due che avrebbero desiderato essere vicini al fratello. Luis sente molta nostalgia del suo paese natale, anche se a Tirana non c’erano molti sbocchi, Luis insieme ad altre persone fece un lungo viaggio per arrivare in Italia su uno di quei barconi che a volte affondano nel mare Adriatico, per via del peso eccessivo che trasportava loro venivano chiamati clandestini,il più delle volte i clandestini sono costretti a vivere in centri di accoglienza, i quali centri di accoglienza a volte erano troppo pieni per contenerli tutti, anche le Luis appena sbarcato e rimasto per poco tempo in uno di questi centri di accoglienza, assistendo a volte a scene di raccapriccio vedendo alcuni connazionali che, per non essere rimpatriati arrivavano al gesto culmine di suicidarsi. Luis non ha mai sdoganato il lavoro, specialmente quello più duro e più umiliante, un giorno Luis passeggiando si ferma in edicola e chiede una copia del giornale locale, il suo volto assume ad un certo un’ espressione molto seria. Cosa che non accadeva molto spesso poiché Luis è un tipo oltre che socievole, anche uno che scherza, nella notizia che stava leggendo il giornalista stava parlando di una serie di violenze, perpetrate dai compaesani di Luis nei confronti di tre ragazze italiane, ma le violenze contro le italiane che spesso e volentieri sono accompagnate dai loro rispettivi fidanzati subiscono la furia degli aguzzini, ma grazie all’ intervento quasi sempre fortuito di un gruppo di italiani che armati di mazze e spranghe facevano la cosiddetta giustizia fai da te, per fortuna le tre ragazze non hanno subito gravi danni come succede in altre città. Infatti ci è voluto l’ intervento della polizia se non ci fosse stato l’intervento di questa il gruppo di albanesi non avrebbe visto il giorno segue seguente. Comunque in questo paese non si sta respirando un’aria tranquilla, e dai toni del giornalista non sembra scemare. Dopo aver letto questo pezzo di articolo e non leggendolo tutto, Luis si siede su una panchina e si ferma a pensare se la prossima vittima di quelle che verranno chiamate rappresaglie sarà proprio lui. I giorni seguenti andando in accademia Luis non ha più la stessa aria che aveva prima, il fatto è che non aveva mai e poi mai pensato che i suoi compaesani-connazionali potessero fare cose del genere, ed è proprio in accademia che avviene una cosa che mai non c’era stata, gli stessi amici con cui aveva legato Luis gli voltavano le spalle lo emarginavano come se fosse egli stesso l’autore di quella infamia. “senti un po’ Luis possibile che non ne sapevi niente di questa violenza?” “non dire le solite cafonate, per piacere” “io non ne sapevo niente di questa storia” in questo momento interviene Alice la quale non sopportava di stare zitta “adesso basta avete capito, Luis non centra niente con questa storia” “Alice apri gli occhi, non vedi con che razza di uomo ti sei fidanzata?” “Rita da te queste parole non me le aspettavo, mi aspettavo che fossi una ragazza che non cadeva in basso” “credo proprio di aver sbagliato proprio con te” “non preoccuparti Luis si vede che in questa accademia esistono solo delle persone ipocrite, senza cervello che sanno solo criticare e non vedere oltre il proprio naso.” Detto questo Alice prende sottobraccio Luis e se lo porta in camera sua dove trascorrono molte ore scambiandosi reciprocamente dolci coccole ed effusioni. Alice introduce come musica di sottofondo un disco di musica leggera, già dalla prima traccia si intuisce la canzone che lei vuole dedicare a Luis: è “Ed ero contentissimo” di Tiziano Ferro un cantante emergente fra le nuove generazioni. Alice il giorno appresso esce definitivamente dall’ Accademia “da Vinci” assieme a Luis, questa di Alice è stata una decisione molto sofferta poiché all’interno dell’accademia aveva stretto amicizia con delle persone che reputava potesse avere un confronto, parlarci e scherzare. Luis si sente anche lui colpevole della decisione presa da Alice e glielo fa notare “Amore non pensi di essere stata troppo affrettata su questa scelta?” “Luis cosa potevo fare? Continuare a subire le loro sporche offese nei tuoi confronti? Io non ho più retto proprio.” “dove andremo a vivere? Cosa faremo?” “Luis per adesso l’ unica cosa che mi importa veramente e poterti amare fino all’infinito” passano dentro un ricovero per i senza tetto, ma è per poco tempo, hanno deciso in questo modo in cosi da avere un cibo caldo e qualche coperta con cui scaldarsi, appena arrivati nel ricovero posano le loro cose su due letti vuoti, e si inseriscono nella fila dei poveri quali attendono il proprio turno per il pasto offerto dalla Caritas, i poveri nella loro voltano lo sguardo verso di loro, uno dei poveri prende parole “chi siete voi? Non vi ho mai visto da queste parti?” “Infatti siamo arrivati stasera e siamo infreddoliti” “avanti su non li scocciare non vedi in che stato sono?” i volontari che sono una decina distribuiscono il pasto, non fanno molto caso alla presenza dei nuovi arrivati. Luis e Alice dopo aver ricevuto il proprio cibo si sistemano a un tavolo, in compagnia dei barboni e dei senzatetto, i quali non hanno una fissa dimora in cui abitare e devono vivere per strada sotto l’ occhio indifferente della gente la quale non accenna a dare una mano verso coloro che versano in gravi condizioni. I barboni iniziano ha conoscerli meglio e tra di loro inizia un rapporto di amicizia sincero, e non falso come avviene nella vita reale dove persone che un tempo ritenevi essere sincere verso di te si sono manifestate per quello che sono, degli emeriti ipocriti al quale piace vedere la gente sguazzare nella propria melma. I giorni passano e Luis decide di trovare una occupazione, non gli va proprio di stare con le mani in mano, ma a qualsiasi esercizio che si presenta, gli vengono sbattute le porte in faccia, Finalmente quando pensava di arrivare alla fine, gli viene offerto un lavoro presso un’ orologiaio. I primi giorni si presenta sempre puntuale, cosa alla quale non ha mai rinunciato, il proprietario gli insegna come deve fare ad aggiustare tutti i tipi di orologi da quelli di una volta a panciotto a quelli più moderni da polso. Anche se all’ inizio trova delle difficoltà via via comincia a prendere la mano, al ritorno dal negozio di orologi comunica ad Alice di aver trovato un impiego presso un negozio di orologi: “sai Alice ho trovato un impiego presso un orologiaio il quale si è dimostrato molto gentile e disponibile nei miei confronti” “sono proprio contenta per te Luis se no non sapremmo cosa fare nei giorni seguenti” “sei stanco riposati che io prendo qualcosa di caldo per te, scommetto che avrai una fame da lupi” “hai proprio ragione non ci vedo dalla fame.” Alice a questo punto decide a parlare francamente con Luis, “Luis non c’è la faccio a stare chiusa dentro questo ricovero tutti i giorni senza far niente” “lo so, lo so, ma cerca di capire ho appena trovato un lavoro, e poi abbiamo trovato questo ricovero per i senzatetto, non possiamo essere affrettati amore, ti capisco credi che non abbia pensato pure io all’ eventualità di abbandonare il ricovero e ricominciare da capo!!!!” “Comunque per il momento ringraziamo il cielo di aver trovato una buona coperta e un pasto caldo che ci possa scaldare alla sera” . Dicendo questo si addormentano quasi nello stesso istante, il giorno seguente abbandonano definitivamente il ricovero, Luis si presenta verso il suo datore di lavoro nel negozio di orologi, “la ringrazio del lavoro che mi ha dato ma io e la mia ragazza abbiamo trovato una sistemazione presso una casa di studenti, spero ritrovare un’ altro lavoro senza però rinnegare il suo aiuto di persone come lei c’è né sarebbe proprio bisogno” “Luis che ti debbo dire, ti auguro di avere buona fortuna in futuro e di trovare una buon lavoro che te lo meriti” detto questo si salutano tra di loro, e Luis lascia l’ impiego di orologio per sempre. I nostri amici alla ricerca di una nuova sistemazione, non lo avessero mai detto ma il destino ha dato loro una mano, dopo un lungo perenigrare trovano un alloggio presso una casa abitata da una coppia di studenti, i quali li accolgono a braccia aperte, senza farsi troppe domande. Infatti all’ inizio si pensava ad una convivenza difficile cosa che avviene, soprattutto nei confronti degli stranieri e nel caso di Luis che essendo albanese aveva paura di qualche aggressione e di subire insulti dispregiativi verso la sua persona. La coppia di studenti che li ospita si chiama Loredana e Domenico Falsetti, tutti e due sono iscritti in grafica pubblicitaria, e del loro indirizzo non se ne lamentano neanche. Domenico è rimasto colpito molto dalla storia che gli ha raccontato Luis, “ti aiuterei molto Luis ma in questo momento sono un po’ incasinato, appena avrò un po’ di tempo cercherò i miei amici se hanno qualche lavoro da affidarti, non ti prometto niente comunque” “grazie Domenico non so davvero come sdebitarmi nei tuoi confronti” “macchè figurati” . Il giorno a presso Luis che si annoiava a stare tutto il giorno a casa, decide di andare al parco a fare una passeggiata, e mentre passeggia ripensa a tutte le cose che sono avvenute fino a quel momento, alla sua grande felicità nell’ incontrare una persona solare e allegra come Alice, essendo mattina il parco non è molto pieno di gente, Luis vede una ragazza appoggiata a una ringhiera che dà da mangiare a dei bellissimi cigni bianchi, che nuotano tranquilli nelle loro acque. Si avvicina e il suo cuore all’ improvviso prova le stesse emozioni che aveva visto quando aveva conosciuto per la prima volta Alice, la sua ragazza all’ accademia “da Vinci” “non posso fare questo ad Alice, sarei un mostro” “Non avrei nemmeno il coraggio di camminare per strada avendo il rimorso sulla coscienza di aver lasciato l’ amore della mia vita per questa ragazza dai capelli color rame, la quale è troppo bella, e non so se questo sia un pregio o un difetto” . Però Luis non può fare a meno di conoscerla per il momento, si avvicina a lei con fare calmo, “una bella giornata, vero!!!!” “Si è proprio come dici, mi rilasso molto a guardare questi splendidi cigni” “sei nuovo di queste parti non ti ho mai visto in questi paraggi?” “bè, si sono con la mia ragazza Alice da poco, prima stavo in una accademia di belle arti, ma poi ho avuto qualche problema ad integrarmi con il resto dei ragazzi, adesso abito in una casa di studenti, e sono in cerca di un lavoro.” “Come ti capisco, e poi si vede che i tuoi colleghi in accademia si vede che non hanno capito niente di te” “hai degli occhi molto profondi che penetrano nell’ animo umano” “grazie sei il primo che mi dice queste cose” “ a proposito come ti chiami?” “Il mio nome è Luis, e sono originario di Tirana anche se mi sono ambientato molto presto” “non so ancora il tuo nome?” “Mi chiamo Linda”. Dopo questa presentazione passeggiano insieme per il parco, trovano una panchina libera e decidono di sedersi, “è stato molto difficile lasciare il tuo paese?” “All’inizio è stato molto duro perché dovevo lasciare la mia famiglia, mia sorella e mio fratello, e poi non sapevo cosa trovavo al di là dell’ Albania e non ero mai stato in Italia.” “Capisco lo sai che sei molto carino e che hai degli occhi molto belli” “grazie, non merito questi apprezzamenti”. La giornata oramai sta per volgere il cielo da quello azzurro chiaro si trasforma via via all’ imbrunire, e comincia anche a far freddo e di questo se ne accorge Luis “Linda stai morendo dal freddo, perché non l’ hai detto prima che non avevi niente di pesante, tieni prendi il mio pullover, cosi ti terra in po’ al caldo.” “Grazie mille, Luis non ti dovevi assolutamente” “macchè senti facciamo una cosa, adesso passiamola un bar così ti offro un caffè” “l’invito lo accetto ben volentieri” e dicendo questo si incamminano sulla strada che porta al bar, appena giunti si siedono ad un tavolino e una ragazza si avvicina loro per prendere l’ ordinazione. “Buon giorno cosa prendete?” “per me un succo alla pesca e per la signorina un caffè macchiato con sopra del cacao!!!” “Bene non prendete più niente, basta così?” “Si, la ringrazio” e dopo questa risposta la signorina va alla macchinetta del caffè e prepara l’ ordinazione oltre a prendere il succo di frutta per Luis. Dopo aver preparato il tutto li porta a Luis e a Linda, “ti va se dopo andiamo un po’ al mare?” “Facciamo meglio domani?” “perché no!!” Luis assapora piano il suo caffè degustando tutto l’ aroma e il gusto di quella miscela. Dopo aver finito paga il conto ed escono fuori dal bar, prendono assieme la metropolitana, a guardarli bene la gente li potrebbe scambiare come tutte le coppie le quali sono nate da poco, e dalla loro intesa si potrebbe leggere che non attraverserebbe nessuna crisi, nessuna discussione che può portare ad una rottura. Il giorno seguente camminano di fianco all’ altro Linda e Luis, sullo sfondo di uno splendido mare di un’ azzurro immenso, le loro tracce rimangono impresse nella sabbia, ma vengono subito dissolte dalla spuma marina, le onde che si scontrano contro gli scogli.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento