mercoledì 7 maggio 2008

La prostituzione






Uno dei problemi che affligge e che continuerà ad affliggere l’umanità è quello della prostituzione, un fenomeno il quale ogni anno è in crescente crescita. Nel nostro paese purtroppo soprattutto nelle strade le giovani donne ma anche le ragazze subiscono ogni genere di violenza e di abuso. Per la società sono le cosiddette vittime dimenticate, nel senso che alle persone sia che siano genitori, ragazze e ragazzi di 15 e 18 anni alla fine della sorte di queste povere vittime, dimenticate sia dalla società, ed è proprio questo il fatto più rilevante della questione, i dati che si registrano su queste persone sono davvero allarmanti. Nel dire questo non voglio proprio dire che non bisogna preoccuparsene, bisogna preoccuparsi eccome, dall’altro lato della cosiddetta barricata si nasconde come al solito la diffidenza delle persone la quale colpisce persone di tutte le età, e di questo ho parlato per quelli che seguono il mio blog nell’ articolo “La diffidenza”. Ma la domanda principale da farsi è questa: è mai possibile che le forze dell’ordine non abbiano sradicato alla radice questo sfruttamento di queste povere donne e ragazze? E l’ altra domanda da porsi è: possibile che la superficialità delle persone ancora rimanga intatta, che non provano dei sentimenti di pietà nei loro confronti? La prostituzione è diventato un vero e proprio business, fatto di enormi guadagni, dove c’è il disprezzo della persona, dove si attua una vera e propria discriminazione nei suoi confronti. Ma da dove vengono le prostitute che vediamo la notte sulle strade di città come Roma, Milano, Firenze,Bologna e tante altre? Possibile che non si ribellino? Che non trovano un modo di combattere i loro sfruttatori e padroni? Posso affermare che esistono storie di prostitute che sono riuscite a uscire da questo intricato mondo, che adesso hanno trovato un lavoro sicuro, che cercano di rifarsi una vita. Per altre le cose non sono andate bene, sono tuttora vittime dei loro padroni, per altre ancora fare la prostituta è diventato l’unico sostentamento per cercare di andare avanti. Ma il grosso ostacolo che incontrano queste donne che incontrano è il problema di un futuro concreto, che ci sia posto per loro nella società, la ricerca di un posto di lavoro, il reinserimento nella società e il rapporto con le altre persone. Rivolgo un invito alla società: di non essere troppo dura con queste persone che hanno passato le pene dell’inferno, che hanno subito umiliazioni dopo umiliazioni, e che hanno dovuto faticare molto a cercare di uscire da questa rete dalle mille maglia. E basta col pregiudizio, con le discriminazioni, e con la catalogazione delle persone le quali le considerate come siano solo degli oggetti.

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